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In passato si desideravano due figli, nella famiglia ideale di oggi invece ne basta uno

A dirlo uno studio internazionale che ha coinvolto oltre 22.200 persone di Italia, Spagna, Singapore, Sud Corea, Cina, Giappone e USA, cioè paesi a bassa fecondità.

Se fate un check con i vostri nonni e genitori su quella che era la loro famiglia ideale, probabilmente vi risponderanno: “quattro persone, mamma, papà e due figli”. Oh, si parla in generale eh, non fate i pignoli che magari i vostri nonni ne volevano 10 e quindi vanno fuori media. Diciamo che, nell’immaginario del passato, la family era composta da due pargoli. Oggi, invece, le cose sono cambiate: ne basta uno, così resta ancora del tempo libero per altro. A dirlo, come riportato da Repubblica, Letizia Mencarini e Arnstein AAssve, demografi della Bocconi, fra gli autori dello studio internazionale Family ideals in an era of low fertility pubblicato sulla rivista americana Proceedings of National Academy of Sciences (Pnas).

“Ma se per decenni indagini e studi sociologici e demografici hanno sempre parlato di un numero medio di figli desiderati pari a due, oggi le cose non stanno più così: anche uno basta”. E chissà perché, vogliamo dirlo? La ricerca segnala tra le principali motivazioni, ovviamente, le difficoltà legate genitorialità oggi: pochi incentivi e sostegni, molti sbatti. Ma non solo: “l’ideale di famiglia si è evoluto, dando sempre più peso ad altri fattori che vanno per la prima volta oltre le dimensioni della famiglia stessa, cosa un tempo fondamentale”.

La ricerca in questione ha coinvolto oltre 22.200 persone di Italia, Spagna, Singapore, Corea del sud, Cina, Giappone, Stati Uniti, tutti paesi a “bassa fecondità”, dove quindi si fanno pochi figli rispetto a quelli necessari alla sostituzione generazionale. Noi, poi, ci sentiamo tirati particolarmente in ballo: in Lombardia, nel 2050, il calo della natalità porterà ad una presenza clamorosa di over 85. Quindi ok, avere figli è ancora l’ambizione principale delle famiglie (sempre a livello generale eh), e anzi “l’assenza è considerato un elemento negativo quando si parla di famiglia dei desideri, e questo in tutti i Paesi coinvolti nell’indagine”, ma c’è di diverso che “la famiglia indicata come di successo oggi è quella dove i partner vanno d’accordo, dove c’è comunicazione e rispetto, dove ci sono rapporti egalitari nella coppia e c’è una buona conciliazione tra famiglia e lavoro, dove vengono mantenuti buoni legami con la famiglia allargata, con i nonni per esempio, quella dove c’è un investimento nell’istruzione per dare opportunità ai figli”. Quindi chissene se i figli sono due, tre o quattro: uno va benissimo, ed è questa la vera novità della ricerca. Che ne pensate?

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