Allora raga, la situa è questa: non vedremo più i faccini di Leone e Vittoria Lucia Ferragni. Tocca farsene una ragione al più presto e senza stress perché lo psico costa troppo e non ci conviene andare a parlarne con lui.
Ma che è successo? Dal 19 marzo, giorno del sesto compleanno del Leo, mamma e papà postano solo foto di spalle dei due figli. Ora, i follower dei Ferragnez si sono subito scatenati per chiedere ai genitori come mai i piccoli di famiglia venissero ritratti solo di spalle. C’è addirittura chi scrive: "Chiara io ti seguo con piacere ma il motivo di non mostrare il viso dei tuoi figli dopo che lo fai letteralmente da quando sono nati?". Va beh, però, ma a voi che caz*o vene, onestamente?
I rumors ci dicono che il motivo è presumibilmente legato alla crisi della coppia. Che i due non vadano più d'amore e d’accordo è ormai chiaro a chiunque e, quindi, potrebbero aver avviato l'iter legale per la separazione. Nel caso di coppie separate, infatti, un genitore non può pubblicare online le foto del figlio senza il consenso dell’altro. Sul sito specializzato in diritto, Altalex, si legge che "la diffusione dell’immagine non è un atto di ordinaria amministrazione, che può essere compiuto senza confrontarsi con l’altro genitore ma, al contrario, prevede il comune accordo". E senza un’intesa, in caso di pubblicazioni illegittime, sarà il giudice a decidere il da farsi. Ecco, pare che sia Fedez a non voler più diffondere le foto dei figli, quindi Chiara si deve adeguare. Roba grossa insomma, ma comunque niente di ufficiale quindi al momento siamo al livello di chiacchiere da bar.
Però c’è anche un altro motivo (probabilmente): giovedì 21 marzo nella sala Matteotti della Camera dei deputati, l'Alleanza Verdi Sinistra ha presentato una proposta di legge sull’utilizzo dei minori sui social, definita dai promotori "un passo audace verso un ambiente online più sicuro e sano". Andiamo con ordine. La proposta è composta da 3 articoli, ha un titolo "Disposizioni in materia di diritto all’immagine dei minorenni", e dei firmatari: gli onorevoli Bonelli, Zanella, Fratoianni e Piccolotti.
La diffusione di foto e video di minorenni su internet, infatti, porta con sé dei potenziali pericoli legati non solo allo sfruttamento della stessa immagine del minore, ma soprattutto al rischio di pedopornografia, senza dimenticare il futuro disagio psicologico per il minore una volta diventato adulto. Spiace che un botto di genitori, influencer o inutilencer, ancora non l'abbiano capito, ma chi siamo noi alla fine per rompere le balle. Sapevatelo anche voi: condividere immagini, video e qualsiasi tipo di contenuto con protagonisti i bambini significa costruire il "dossier digitale" di un minorenne senza il suo consenso ed esporlo a gravi pericoli. Concentratevi, provate a pensare a vostra madre che posta proprio quella foto lì, eh sì quella super imbarazzante, dopo che voi avete passato anni a costruirvi una reputazione e in due click di mamma va tutto a put*ane. Tra l’altro, ogni video e foto è ben corredata da reazioni e commenti, lo sentite anche voi questo odore di disagio, adesso?!
Che poi, per dirla sfoggiando articoli, codici e paroloni, così anche noi possiamo dire di fare informazione, già ora l’art.10 del Codice civile, che disciplina la tutela dell’immagine; il Codice della privacy; il Regolamento per la Protezione dei dati personali e l’art. 96 della legge 633/1941 sul diritto d’autore, prevedono che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso. A chiudere, beh sì qui stiamo davvero facendo gli sboroni, ci sarebbe anche la Convenzione di New York per i diritti del bambino del 1989 che stabilisce che "nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione".
Si, ma in pratica, cosa cambierebbe con questa proposta di legge? Il primo articolo del testo propone modifiche alla legge n. 112 del 2004 per il sistema radiotelevisivo e la Rai, per garantire una maggiore tutela per ragazzi e ragazze minori di 14 anni in caso di diffusione di contenuti su piattaforme digitali. In caso di monetizzazione dell’immagine dei minori, la proposta prevede che i guadagni vengano depositati su un conto bancario intestato al minore, inaccessibile fino al compimento dei 18 anni. Capito il business?! Questi monetizzano dalla foto postata dell’ecografia. L’articolo 2, invece, riguarda il diritto all’oblio digitale. Questo diritto garantirebbe ai minori, una volta raggiunti i 14 anni, di chiedere la rimozione dei loro contenuti dai motori di ricerca pubblicati online prima di questa età.
Infine, l’articolo 3 punta all’aggiornamento del Codice di autoregolamentazione Tv e minorenni. Il testo prevede anche l’emanazione di un Dpcm con disposizioni e linee guida per le piattaforme di condivisione foto e video dei minori, per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze della diffusione di foto e video di minori.
Raga, tocca tornare ai video di cani e gattini che tanto li paghiamo già in crocchette e tanto amore. Basta, no?!
Autrice: Monica Falcinella
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