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Se è troppo bello per essere vero probabilmente è falso: vademecum sulle truffe estive

Con il caro vacanze aumentano anche le truffe estive: alloggi inesistenti e biglietti aerei fasulli hanno ingannato 1,8 milioni di italiani e causato perdite per milioni di euro.

Immaginatevi: avete finalmente trovato l’hotel con spiaggia a un centimetro e baby-club perfetto online, con foto da urlo e prezzi stracciati. Sembra un sogno, vero? E invece no, è un incubo. O meglio, una trappola. Benvenuti nel mondo delle truffe estive, dove le piscine sono più finte delle statue di cera, i biglietti aerei vengono venduti da agenzie inesistenti e la vostra carta di credito è l’unica che vola via. Bye bye!

La Polizia Postale e le associazioni dei consumatori hanno lanciato l’allarme: con i prezzi delle vacanze schizzati alle stelle, il rischio di cadere nelle frodi stagionali è dietro ogni angolo soleggiato. Anche perché – oggi – le truffe estive sono più creative di una sfilata del Pride.

Facciamo un check.

Secondo una recente indagine di Facile.it, nell’ultimo anno ben 1,8 milioni di italiani sono caduti nella tortuosa rete dei truffatori mentre prenotavano le vacanze. Quasi due milioni di persone hanno perso un totale di 643 milioni di euro. WTF! E quasi uno su due non ha mai più visto quei soldi. Ma non basta: quattro su dieci hanno deciso di non denunciare. Forse perché cominciare una lunghissima trafila di denunce e avvocati rischia di far smenare ancora più soldi.

Ecco un assaggio del campionario di truffe che potreste incontrare: alloggi che in realtà sono catapecchie degne di un film slasher, caparre salate per ville inesistenti, e biglietti aerei venduti da agenzie fantasma che spariscono nel nulla dopo aver incassato i vostri soldi. Il Codacons avverte: quest’estate il rischio di finire truffati è elevatissimo. Quindi, attenti a quelle offerte che sembrano troppo fantastiche per essere vere perché – indovinate un po’? – non lo sono. Se vi arriva una mail con offerte strepitose da un indirizzo sconosciuto o un messaggio privato sui social, fidatevi, c’è un trucco.

E se pensate che il trucco sia ben mascherato, vi sbagliate di grosso. Molto spesso i segnali di una truffa sono visibili a occhio nudo: prezzi troppo bassi e un italiano che manco Lapo Elkann. La Polizia Postale ci ricorda di verificare su Internet se l’annuncio è già stato segnalato come fraudolento e di fare attenzione alle foto taroccate. E, se possibile, concludere i contratti di persona. Come direbbe la nonna: “Occhio, ragazzo, che a fidarsi troppo si resta fregati”.

Infine, un consiglio da “esperti”: scegliete metodi di pagamento sicuri e verificate che la partita IVA del venditore corrisponda a un’azienda esistente. Non lasciatevi abbagliare dalle offerte luccicanti che promettono location pazzesche, perché alla fine rischiate di rimanere a bocca asciutta.

Autrice: Francesca Tortini

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