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Figata: ha riaperto l’Highline sopra i tetti della Galleria con un botto di novità

Dopo anni di chiusura, la passeggiata panoramica si è data una rinfrescata e ha riaperto più bella di prima. In futuro previste anche opere d'arte e uno shop

Voglia di un’experience dall’alto, per dominare la City e vedere la gente piccola come formichine? E allora sappiate che ha riaperto l’Highline, la passeggiata sopra la Galleria che, dopo qualche anno di chiusura, torna a farci sognare. Inaugurata nel 2015 e poi chiusa nel 2019, oggi è tutta nuova e operativa. La gestione è passata alla società Duomo 21, e persino l’ingresso è stato ripensato. Ora, infatti, si parte dalla Galleria, lato piazza della Scala, con un percorso nuovo e molto figo.

Matteo Occhipinti del team di Duomo 21 ha spiegato al Corriere: “Abbiamo cambiato tutto per evitare di mostrare subito il Duomo e la Madonnina. Ora si sale dall’ala sud e ci si gode prima lo skyline di Porta Nuova, poi il Castello Sforzesco, i tre grattacieli di City Life, e infine, come in un gran finale cinematografico, la maestosità della Cattedrale che appare davanti a voi”.

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Preparatevi: sono 250 metri di passerella, comodissima e sicura, perfetta anche per chi di impanica con le altezze. La chiamano, con un tocco di grandeur, “Skywalk”, e lungo il percorso troverete sei piazzole, chiamate “Clouds”, dove potete fermarvi, fare la vostra story quotidiana (amen) o semplicemente ammirare la City dall’alto. Belli comfy perché ci sono divani, poltrone e pouff di taglia gigante dove accomodarvi. In futuro arriveranno anche opere di artisti emergenti, uno shop e un secondo ascensore.

Highline, come funziona il tour

Come spiegato sul sito ufficiale, acquistando il ticket da 13,50 euro (onesto, dai) vi potrete godere un tou utile a scoprire la storia della Galleria e le curiosità che la rendono un simbolo iconico di Milano. “Potrai scoprire un vero e proprio omaggio all’Italia appena unificata, capire perché la Galleria Vittorio Emanuele II è considerata il Salotto di Milano e conoscere la misteriosa storia dell’architetto che la progettò, Giuseppe Mengoni”. Dai camminamenti, si possono ammirare da vicino le guglie del Duomo, la Torre Velasca e il campanile medievale di San Gottardo in Corte. Ma pure lo skyline di Milano, Porta Nuova e Citylife.

Dai, sul tetto della città non si sta poi così male.

Autrice: Francesca Tortini

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