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“Se vivi a Rozzano non sei di Milano”: un video su TikTok accende il polemicone

Un video social pubblicata dalla tiktoker Asya Rotella ha riacceso la questione della milanesità: ci si può definire di Milano pur vivendo nell'hinterland?

Se sei di Rozzano non sei di Milano. Ah. Queste parole potrebbero scatenare una bella polemica, essendo argomento fortemente dibattuto. Da dove parte MilanoMilano? Da dove esattamente si smette di essere un “vero milanese”? C’è qualcuno che, in questi giorni, ha espresso il suo parere a riguardo, provocando non poche critiche ma anche – va detto – altrettanti consensi. Parliamo di Asya Rotella, tiktoker e figlia del rinomato Maestro della Pop Art Mimmo Rotella. L’attrice/influencer, con un esercito di 80mila followers su social cinese, ha recentemente pubblicato un video che è arrivato circa 30K di visualizzazioni. Nata a Milano da genitori italo-russi e con un ruolo nella serie Penny on Mars 3, la ragazza ha riportato in auge l’annosa questione del “Se non vivi dentro la Circonvalla, non ti puoi definire milanese”.

Favoriamo il video.

@asya.rotella

Ed è così che si scatenó l’inferno.

♬ suono originale – Asya Rotella

Polemica cercata o meno, nel suo video, ha esordito con una forte provocazione: “E qui raga io divento razzista, qua adesso nasce subito una diatriba, sono sicura, tra il milanese e quello dell’interland milanese.” Ha poi simulato una conversazione tipica: “Di dove sei? Ah, di Milano? E di dove?”, a cui un ipotetico interlocutore risponde “Rozzano”. A questo punto, Rotella ribatte: “Non è Milano, non sei milanese. E non è una questione di tirarsela, ovviamente. Ma non sei di Milano.” E pure la didascalia parla chiaro: “Qua partono litigi in 3, 2, 1… se sei di Rozzano, Arese, Buccinasco, Agrate Brianza… non sei di Milano!”. Ahia.

Gli utenti hanno preso d’assalto il video esprimendo opinioni che non lasciano spazio all’immaginazione. Un esempio? “Ma forse perché questi comuni piccoli non li conosce nessuno e fanno prima a dire di Milano? Per non spiegare poi dove si trovano? Io sono di Sesto San Giovanni confine con Milano”. C’è pure chi ha sollevato interrogativi: “E uno che è nato e cresciuto a Milano, ci ha studiato tutta la vita e ci lavora, ma si trasferisce ad abitare in periferia, non è milanese?”, e chi ha sottolineato che “Io specificherei molto molto bene di NON essere di Milano”. Ma anche chi le dà ragione: “Ci mancherebbe! Neanche uno di Quarto Oggiaro è di Milano”.

Le affermazioni di Rotella non sono solo una provocazione, ma danno il via a un vero e proprio dibattito sull’identità. A Milano, metropoli cosmopolita, sempre più ampia grazie a trasporti e linee della metro sempre più allungate, ha ancora senso centrificare la milanesità? Tenete conto che – decenni fa – vivere a Porta Romana era da giargiana. L’idea di MilanoMilano è molto funny, ma in un periodo storico in cui solo un’elite può permettersi di vivere davvero in centro senza donare i propri organi, perché criticare chi – per motivi vari ed eventuali  vive nei dintorni e si sente pienamente milanese?

Cioè, la periferia di Milano non è essa stessa Milano?

Autrice: Francesca Tortini

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