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Lifestyle
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Presente Lily Allen, sì?

Cantautrice britannica, molto cool, che ha spaccato con pezzi tipo Smile, Not Fair, The Fear e Fuck You.

Ecco, lei. La Lily è una tipa molto onesta, che già tempo fa aveva scandalizzato i boomer con il lancio del suo sex toy Liberty, accompagnato dallo slogan "Io mi masturbo e tu?". "Vi svelo un segreto: mi masturbo - aveva raccontato l'artista nel 2020 - Ma perché fa tanto strano dirlo ad alta voce? Amare sé stessi dovrebbe essere la cosa più naturale di questo mondo. Meritiamo tutti degli orgasmi strabilianti, no? Apriamoci a questo. Liberatevi. Toccatevi. Amatevi".

Oggi Lily Allen è tornata a farci chiacchierare con un'altra rivelazione: nonostante sia un'artista internazionale molto ascoltata, guadagna più pubblicando le foto dei suoi piedi su OnlyFans che con gli streaming dei suoi pezzi su Spotify. Tutto è partito su X (il nuovo Twitter), quando Lily ha pubblicato il link del suo profilo OnlyFans. Apriti cielo. Ma favoriamo le foto dei piedi:

Molti utenti, anche fan della cantante, non hanno apprezzato il post, e qualcuno ha commentato: "Immagina di essere una delle più grandi postar e musicista in Europa e ridurti a questo". La Lily ha replicato subito: "Immagina di essere un'artista da quasi 8 milioni di ascoltatori su Spotify ma guadagnare più soldi dagli iscritti al canale per vedere foto dei tuoi piedi". Favoriamo il confronto:

"Non prendetevela con il giocatore, ma con il gioco", ha concluso la cantautrice. Facendo un rapido calcolo: Lily Allen ha circa mille abbonati al suo profilo OnlyFans che pagano 10 dollari al mese. Ergo, guadagnerebbe 10mila dollari al mese, ma contando che la piattaforma si prende il 20% dei ricavi degli abbonamenti, alla cantante resterebbero 8K.

Del resto oh, Lily Allen nel suo podcast Miss Me si è vantata di avere dei piedi pazzeschi, tanto che su WikiFeet, un sito che colleziona e valuta i piedi delle celebrity, ha il massimo del punteggio: 5 stelle. Chapeau.

Ma torniamo alla querelle su X. Con un altro post, l'account Pop Crave ha diffuso una serie di dati secondo i quali gli introiti di Lily Allen dal solo Spotify andrebbero oltre il milione di dollari, confutando così le affermazioni della cantante. "Secondo un nuovo articolo di Billboard, Lily Allen guadagna circa 4.077 dollari al giorno da Spotify, il che equivale a 1.4 milioni annui – si legge –. Con 3.239 dollari destinati alla registrazione audio per il detentore del copyright; 336 dollari di royalties meccaniche per l’editore, che paga l’autore del brano, e 503 dollari di royalties di esecuzione che vanno alle organizzazioni per i diritti di esecuzione". E quindi, dove sta la verità? La Lily è arrivata subito a chiarire la situa. "È incredibilmente fuorviante, ma non sono abbastanza brillante da spiegare come io guadagni una piccola percentuale di quanto riportato qui. Dovete solo fidavi di me. Al capitalismo non importa che gli artisti vengano pagati per il loro lavoro".

Ma quanto si guadagna su Spotify?

Stando a quando rivelato da Money.it, Spotify offre agli artisti il 70% dei guadagni per ogni ascolto, che si traduce in 0,07 euro per riproduzione. Ogni 1000 ascolti si può quindi arrivare a guadagnare 70 euro, non poco per un artista che fa palate di ascolti. Ma tutti 'sti soldi non vanno dritti nelle tasche del cantante eh! Ed è qui - probabilmente - che scatta il malcontento espresso dalla Allen. Come riportato sul sito di Spotify, la musica in streaming sulla piattaforma fa guadagnare due tipi di royalty:

1. Royalty di registrazione: il denaro dovuto ai titolari dei diritti per le registrazioni riprodotte su Spotify, pagato agli artisti tramite il concessore di licenza che ha distribuito la musica, solitamente l'etichetta discografica o il distributore.
2. Royalty di pubblicazione: il denaro dovuto agli autori o ai proprietari di una composizione. Tali pagamenti vengono effettuati agli editori, alle società di gestione e alle agenzie meccaniche sulla base dell'area geografica di utilizzo.

Facile intuire, quindi, che l'artista debba dividere i soldi con molte altre realtà, in primis la casa discografica. Ergo, il cash netto che gli arriva in banca è molto meno di quello che potrebbe sembrare. Che - ok - nel caso di artisti top è comunque tantissimo, ma non abbastanza se alla fine le foto dei piedi rendono di più.

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