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Via Montenapoleone è la via più costosa al mondo: canoni da 20K al metro quadro all’anno

A dircelo, il 34esimo report "Main Streets Across the World" di Cushman&Wakefield: via Montenapoleone è riuscita a sorpassare addirittura la Fifth Avenue di New York.

Che Via Montenapoleone fosse una via costosa, già si sapeva. Ma che fosse la più costosa al mondo, addirittura più della celebre Fifth Avenue di New York, è una novità. A dircelo, il 34esimo report “Main Streets Across the World” di Cushman&Wakefield, che analizza 138 location retail urbane globali, principalmente di lusso, in base ai canoni “prime”.

Quindi, fondamentalmente, quanto costa comprare casa.

Per la prima volta un’europea come Montenapo ha superato tutte le big del globo: la Quinta Strada scivola al secondo posto, seguita da New Bond Street a Londra (terza) e dagli Champs-Élysées a Parigi (quinta). Insomma, il made in Italy se la gode alla grandissima anche nel campo immobiliare.

Giusto per darvi un’idea: uno showroom da 200 metri quadrati in via Montenapoleone deve restare aperto 10 ore al giorno, 7 su 7, e tirare su almeno 1K all’ora per coprire un affitto che viaggia alla bellezza di 20mila euro al metro quadro all’anno. E tutto questo è già un salto dell’11% rispetto allo scorso anno e addirittura del 30% rispetto a due anni fa.

Ma perché Montenapo costa così tanto?

Per capirlo, dobbiamo scavare nelle dinamiche che fanno di Montenapoleone una vera e propria Hall of Fame della moda global. Secondo Thomas Casolo, di Cushman & Wakefield Italia, ci sono diversi motivi. La via meneghina è puro concentrato di lusso, tutto in 350 metri. Qui non si tratta solo di vendere abiti, ma di gridare al mondo che sei un big. Aprire uno store significa dire “sono arrivato”. Una volta c’erano anche marchi meno famosi, che usavano la vetrina come uno spot gigante. Oggi? Con gli affitti alle stelle, se non avete un nome che spacca, meglio guardare altrove.

Ma c’è pure una questione di proprietà immobiliari particolari. La maggior parte dei palazzi appartiene a famiglie di imprenditoroni che li hanno comprati in lire e li considerano pezzi di argenteria di famiglia. Non si vende facilmente, e quando succede, si parla di cifre folli: tipo i 1,3 miliardi di euro sborsati da Kering per il civico 8 (sì, quello della pasticceria Cova).

Il bello di Montenapo è che i negozi cambiano spesso. Ma i muri no. Gli affitti da 250mila euro all’anno lasciano poche certezze ai retailer, ma tanto turnover fa comodo. E se parliamo di residenze, preparatevi a un colpo al cuore: per una casa top, servono 40mila euro al metro quadrato. Fattibile? Naaa.

Autrice: Francesca Tortini

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