Sentite l'ultima: l’avreste mai detto che dai semi di anguria potesse uscire fuori un latte? A quanto pare sì, ci hanno pensato quelli di Força Foods, una start-up californiana che ha sede a San Francisco. Hanno preso i semi di anguria – che di solito ignoriamo o sputiamo senza pietà – e li hanno trasformati in un prodotto cremoso, vegetale e pure eco-friendly. Si chiama MILKish, e promette di rivoluzionare il mondo delle bevande alternative al latte animale.
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Cos’ha di speciale il latte di semi di anguria? Tanto per cominciare, è il primo. E scusate se è poco lanciare un business in tempi di grande attenzione verso la sostenibilità e il benessere animale. Ma la vera genialata è che i semi di anguria non sono solo una trovata cool, sono un concentrato di roba buona: proteine, vitamine e antiossidanti.
Parliamo di valori nutrizionali: ogni confezione di MILKish ha solo 50 calorie, che è praticamente il 42% in meno rispetto al latte vaccino a basso contenuto di grassi. E poi oh, zero impatto ambientale. Produrre latte dai semi di anguria è una mossa geniale perché questa coltivazione consuma pochissima acqua. Giusto per fare un confronto: per produrre un litro di latte vaccino servono 628 litri d’acqua. MILKish? Solo l’1% di questa quantità.
E batte anche gli altri latti vegetali come quello di mandorla o di riso.
Dietro a tutto questo c’è un giovane imprenditore brasiliano, Guilherme Maia Silva. Nel 2021 ha fondato Força Foods e si è messo in testa di creare qualcosa di rivoluzionario. Dopo aver visto quanto fosse insostenibile produrre latte di mandorla, ha pensato di cercare alternative più green.
Un anno di ricerca e sviluppo e voilà, è nato MILKish.
Passiamo alla parte pratica, perché siamo tutti bravi a parlare di sostenibilità, ma poi vogliamo anche qualcosa di buono e versatile. Pare che MILKish si possa usare ovunque, per schiumare il cappuccino della mattina o insieme ai cereali.
Tutto belliss... anzi no, perché il latte di semi di anguria costa una fucilata. Al momento si trova solo sul sito ufficiale, in pacchi da sei a 29,99 dollari. Ovvio, fattibile che se poi questo special milk prende piede, i costi si ridurranno.
Ma quante speranze ci sono che ciò accada?
Autrice: Francesca Tortini
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