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In Svezia ci sono sempre più soft-girls, che mollano il lavoro per fare le casalinghe

Il 14% delle ragazzine (7-14 anni) si identifica come "soft-girl".

Le casalinghe stanno tornando. Questa volta con molte meno frustrazioni rispetto al passato (quando in molti casi erano donne costrette a soffocare aspirazioni e desideri per accudire casa, marito e figli) e molte più consapevolezze. A fare da capofila a questo nuovo fenomeno – definito soft-girls – è la Svezia. Stanche di una vita troppo piena di sbatti, le giovani svedesi hanno scoperto una nuova aspirazione: fare le casalinghe. Non che sia una prospettiva così terribile eh: caffettino ogni mattina e via con la to do list di una qualsiasi persona impegnata con la gestione della casa e della vita familiare.

A evidenziare un fenomeno sempre più in crescita è stata anche la BBC, che ha raccolto la testimonianza di un 25enne svedese, Vilma Larsson, che da un anno ha deciso di diventare una casalinga: dopo essersi spaccata la schiena in fabbrica e aver sgobbato prima in un supermercato, poi in una casa di cura, da un anno ha deciso di goderselae diventare un very demure housewife: “Non sono mai stata così felice” dice. Ovvio, dietro una grande soft-girls c’è necessariamente un partner che porta i dindini a casa. Il suo fidanzato, infatti, lavora da remoto nel settore finanziario e mentre lui fattura, la Vilma va in palestra, a prendere un caffè o cucina. La coppia è cresciuta nella Svezia centrale, ma ora viaggia molto e trascorre l’inverno a Cipro. Il tutto condiviso sui social, che hanno dato una bella spinta al fenomenom nato proprio come micro-trend sui social media nel 2010. La stessa Vilma si descrive come una “ragazza soft”, che ha scelto uno stile di vita più dolce e tranquillo piuttosto che concentrarsi sulla carriera, con gli sbatti che ne conseguono.

@svtnyheter

Soft girl-trenden som spridits i sociala medier uppmanar tjejer att bli mer feminina och jobba mindre. Den har både fått hård kritik och positiva reaktioner. Någon som hakat på trenden är Vilma Larsson, som sa upp sig från sitt jobb förra året och nu blir försörjd av sin pojkvän. Se mer om den nya hemmaflickvän-trenden och kritik mot den på svt.se eller i vår nyhetsapp. #svt #nyheter #svtnyheter #softgirl #hemmaflickvän #skåne #trend #fördig #foryou #4u

♬ originalljud – SVT Nyheter – SVT Nyheter

Insomma, il burnout in Svezia non va più di moda. Questo trend si propone come una specie di sequel della pandemia: abbiamo imparato che stare in casa non è così male e che avere come unico sbatti la ricerca dei calzini spaiati e il dubbio se piazzare il jeans muccato con i bianchi o con i neri. Secondo Ungdomsbarometern, ovvero il più grande sondaggio annuale svedese sui giovani, il 14% delle ragazzine, già dai 7 ai 14 anni, si identifica come “soft-girls”. Queste ragazze vogliono allontanarsi dal modello di lavoratrici e manager emancipate delle loro madri, che hanno visto per troppo tempo stressate e con uno scarso equilibrio lavoro-vita privata. “Assistiamo a una presa di distanza dall’ideale di girl boss, che ha esigenze di successo troppo elevante in ogni aspetto della vita” ha chiarito Johanna Göransson, ricercatrice per Ungdomsbarometern. Ovviamente stupisce che sia proprio la Svezia – con alle spalle cinquant’anni di politiche volte a promuovere le famiglie a doppio reddito – a raccontare la recente popolarità delle soft-girls, che stanno suscitando curiosità e discussioni. Opinioni ne abbiamo?

Autrice: Martina Gallazzi

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