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Lifestyle
sanremo

Ogni anno, mentre noi cerchiamo disperatamente parcheggio in Corso Buenos Aires e ci lamentiamo dei prezzi dei cocktail sui Navigli, c’è una città in cui, per una settimana, gira tutto attorno alla musica e ai soldi: Sanremo.

Sì, perché il Festival della Canzone Italiana non è solo note, fiori e polemiche sui look discutibili degli artisti. È anche un vero e proprio motore economico che fa girare l’economia più velocemente di una hit estiva sparata a tutto volume nelle casse di un lido romagnolo a caso. Secondo un’analisi di EY, il Festival di Sanremo 2025 ha generato un impatto economico di 245,1 milioni di euro. No, non abbiamo sbagliato a scrivere le cifre. Duecentoquarantacinque milioni e spicci. E rispetto allo scorso anno, l’aumento è stato di circa 40 milioni. I

Sanremo: la macchina da soldi

Ma da dove arrivano tutti questi milioni? Ve lo spieghiamo subito, così magari viene in mente anche a voi un’idea per un business redditizio.

1. Gli investimenti

L’organizzazione del Festival non è proprio una cosa da poco. Ci sono luci, strutture, tecnici, sicurezza, artisti, make-up artist e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo ha generato un impatto economico diretto di 20 milioni di euro, con un impatto indiretto di 20,3 milioni e un indotto di 7,6 milioni. In pratica, ogni nota cantata sul palco dell’Ariston ha il valore di un SUV di lusso.

2. Il turismo che canta (e spende)

Sanremo durante il Festival è un’attrazione magnetica per visitatori e turisti. Si stima che l’afflusso di gente abbia portato 25 milioni di euro nel settore dei trasporti, dell’ospitalità e della ristorazione. E come se non bastasse, ha generato un valore aggiunto di 11,5 milioni e creato 220 posti di lavoro.

Praticamente, ogni selfie davanti all’Ariston ha contribuito al PIL nazionale. Quindi, se siete tra quelli che postano storie su Instagram con il tag “#Sanremo2025”, sappiate che avete fatto anche un po’ di bene all’economia.

3. La pubblicità che vale oro

Come ogni evento di grande portata, anche Sanremo ha il suo bel giro di sponsor e pubblicità. Secondo i dati, gli spot tra una canzone e l’altra hanno generato un impatto economico complessivo di 172 milioni di euro, con un valore aggiunto di 67 milioni e la creazione di 910 posti di lavoro.

In pratica, anche quando andiamo in cucina a prendere i popcorn mentre passa la pubblicità, qualcuno sta facendo milioni. Non male, vero?

Sanremo e il PIL: il vero festival dei numeri

Oltre agli introiti diretti, il Festival ha generato 1.459 posti di lavoro, 132 in più rispetto all’anno scorso. E per chi si chiede cosa significhi questo impatto per l’economia italiana, beh, è presto detto: Sanremo è una macchina da soldi, che fa bene non solo all’industria musicale, ma a tutto il sistema economico del Paese. Un giro d’affari che continua a crescere anno dopo anno, rendendo il Festival non solo l’evento televisivo più seguito, ma anche uno degli appuntamenti più redditizi d’Italia.

 

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