
Era bianco e oro oppure nero e blu?
Ti fai la domanda, aggiorni due social e sono già passati 10 anni! Thedress, il vestito che ha fatto interrogare il mondo tanto da cambiare addirittura i piani della sua azienda produttrice, diventava un caso esattamente due lustri fa. Se come noi non vi ricordate come nacque l'inghippo, andiamo a scavare insieme nella memoria collettiva delle cose inutili, sempre foriera di risposte.
Thedress, il recap
Praticamente correva l'anno 2015 quando la cantante scozzese Caitlin McNeill (Caitlin Chi?!) posta su Tumblr (Tumblr Che?!) la foto di un tubino bicolor seguita da una domanda apparentemente innocente: "Ragazzi, ma sto vestito è bianco e oro o blu e nero?". Apriti cielo, riempiti web: la Rete esplode, i social si infiammano, la gente sclera peggio che col Fuorisalone.
Nel giro di mezza giornata, The Dress (così viene ribattezzato) diventa IL topic globale. Cioè, pure il New York Times inizia a parlarne: perché in quanto a cazzeggio, a noi giornalisti, non ci batte nessuno! Celebrità, influencer, umarell: tutti a dire la loro. BuzzFeed spara fuori un sondaggio e BOOM: 673mila persone collegate contemporaneamente per votare il colore di un vestito. La call to action più efficace della storia.
E ovviamente, quando la gente non ci capisce più una mina, chi chiamano? Gli scienziati. Si inizia a parlare di percezione del colore, illusioni ottiche, illuminazione, neuroscienza. Qualcuno prende Photoshop, analizza i pixel e salta fuori che l’abito è blu e marrone. Ma niente, la diatriba va avanti. Ognuno con la sua teoria, ognuno con la sua verità, ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, ma comunque bicolore.
Insomma la povera McNeill, che voleva solo un parere dai suoi amici, ha fatto partire un patatrac... e peraltro senza vendere un disco in più, mentre il brand che produce l’abito, Roman Originals, ha spento gli entusiasmi svelando l'arcano: «Raga, l’abito è blu e nero!». Buuuuu... E tutti quelli che lo hanno visto bianco e oro?! Niente paura, tale è stato il casino che alla fine il marchio ha deciso di produrlo pure così. Perché si sa, quando il business chiama, l’imbruttito risponde... e dieci anni dopo se ne ricorda!
Autrice: Daniela Faggion
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