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No, non è uno scherzo: a Milano si pianta. E stavolta non parliamo di lavori, ma di alberi, cespugli e tutta quella roba verde che di solito viene asfaltata a colpi di ruspa. Il primo tratto della tanto chiacchierata Milano Green Circle 90/91 è finalmente pronto. Parliamo del pezzo che va da piazzale Brescia a piazza Bolivar, lungo viali Ranzoni, Bezzi e Misurata, dove è partito il primo vero intervento di riqualificazione verde lungo il percorso della mitica filovia 90/91 – quella che si fa praticamente tutto il perimetro di Milano passando per 8 municipi su 9.

Ma che han fatto, di preciso?

Hanno tolto le piante malmesse, quelle mezze morte o piegate peggio del lunedì mattina, e le hanno sostituite con una serie di specie nuove dal nome che sembra una sfilata botanica: rosa rugosa a fiore bianco, melocotogno, sorbo, salvia da fiore, ortensia a foglia di quercia, olivo cipressino e chi più ne ha più ne pianti. A tutto questo, si aggiungeranno altri 300 alberi non appena finiranno i lavori per la corsia riservata della 90/91. Insomma, da linea filoviaria a giungla urbana, ma con stile.

Dietro le quinte? Gente seria

La regia del progetto è firmata da Laura Gatti, agronoma e paesaggista, che la dice così: "Seguiamo i flussi della città, la città si muove, e noi piantiamo verde come ponte verso la transizione ecologica". Tradotto? Meno smog, più foglie.
Dietro c’è anche la mano di Forestami, con la benedizione (e il portafoglio) del Gruppo Armani. E qui Giorgio in persona ci mette la faccia: "Non è una dichiarazione di intenti. È una cosa concreta. Voglio una Milano più a misura d’uomo". E dopo averci vestiti bene, adesso ci vuole anche respiranti bene.

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Green sì, ma anche socialmente utile

I lavori sono stati realizzati dalla Cooperativa Il Giardinone, che dà lavoro a persone con fragilità fisiche e psichiche. Un progetto green, ma pure con cuore. E testa, perché per ottimizzare tutto hanno:

- creato microinvasi sotto i cordoli per far infiltrare l’acqua piovana,
- sistemato e ripulito i pozzetti esistenti,
- usato tessuti pacciamanti biodegradabili per tenere lontane le piante infestanti e proteggere le radici.

Così le nuove piante crescono felici, e noi possiamo respirare senza tossire come una vecchia caldaia.

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E ora?

Il progetto Milano Green Circle 90/91 prosegue. I prossimi lavori riprenderanno in autunno, con la nuova stagione agronomica. L’obiettivo? Terminare tutto entro il 2027, aumentare la biodiversità urbana, dare una casa agli insetti impollinatori (che fanno più lavoro di molti in call) e rendere questa Milano non solo più bella, ma più vivibile.

Come dice Marzio Marzorati, presidente di Forestami:

"Solo facendo rete con enti, cooperative e associazioni possiamo rendere più resiliente il territorio. La sfida climatica si vince insieme."

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