
In un mondo in cui “siamo una famiglia” spesso significa “ti paghiamo poco e ti chiediamo gli straordinari con un sorriso”, sorprende trovare aziende dove lavorare non è una condanna, ma quasi un privilegio. E no, non stiamo parlando delle classiche startup con il ping pong in corridoio e il frigo pieno solo il primo giorno. Il Financial Times, in collab con Statista, ha fatto uscire la lista delle 1000 migliori aziende europee dove è bello lavorare davvero. E attenzione attenzione: ben 4 italiane sono finite nella top 20.
Il metodo? Serio: 4 milioni di valutazioni
Il ranking è basato su un sondaggio anonimo tra i dipendenti di aziende con più di 500 lavoratori in tutta Europa. Le domande erano due, ma toste:
. Consiglieresti la tua azienda ad amici e parenti?
. Come giudichi le aziende concorrenti?
Il risultato? La classifica vede al comando la Germania (che ci crede tanto nei diritti dei lavoratori), seguita da Francia e Regno Unito. Ma l’Italia, signore e signori, si difende alla grande con quattro nomi che spaccano.
Campari – 5° posto
Leader mondiale degli alcolici e motivo principale per cui “aperitivo” è diventata religione. La sede è a Milano, quindi già parte in pole. Cambio recente al vertice: Simon Hunt ha preso il timone da Matteo Fantacchiotti. Ma a quanto pare, al di là degli shaker, si respira anche un’aria niente male.
Tod’s – 11° posto
Diego Della Valle saluta la Borsa dopo 24 anni, ma Tod’s continua a macinare stile e qualità. A capo del brand adesso c’è John Galantic, ex Chanel. Insomma, niente male come cambio di look. E i dipendenti? Soddisfatti, pare.
Ferrari – 12° posto
Quando il tuo badge aziendale ha il Cavallino Rampante sopra, già parti bene. La Ferrari non solo continua a dominare nel lusso su quattro ruote, ma si prepara anche al grande salto: la prima Ferrari elettrica della storia è in arrivo.
Versace – 17° posto
Brand iconico che non ha bisogno di presentazioni, Versace ha appena vissuto un twist importante: è stata acquistata da Prada Group per 1,25 miliardi di euro. Eppure, l’ambiente di lavoro sembra rimanere top.
Dai, sapere che ci sono aziende italiane che trattano bene i propri dipendenti, investono in benessere e ti fanno venir voglia di timbrare il cartellino… beh, è già qualcosa.
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