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Ma dai: Giorgio Armani sarebbe pronto a mettere le mani su La Capannina di Forte dei Marmi, diventato icona del dolce far niente estivo e delle estati anni ‘80. A lanciare l’indiscrezione è stato Fashionmagazine.it e la voce rimbalza ormai da giorni tra business lunch e chiacchiere dal parrucchiere.

Un’offerta da 12 milioni

A quanto pare sul tavolo della famiglia Guidi – storica proprietaria del locale dal secolo scorso – sarebbe arrivata un’offerta niente male: circa 12 milioni di euro. Soldi veri per uno dei locali più longevi d’Italia, aperto nel 1929 e rimasto sempre in attività. Tra DJ set, balli, risse di classe e Jerry Calà, La Capannina è diventata un monumento della nightlife versiliese e della movida da copertina. E ora potrebbe diventare parte del portafoglio del gruppo Armani. Sì, proprio lui: Re Giorgio, 90 anni da King e ancora con la voglia di investire, ma stavolta – pare – anche con un motivo personale.

Una questione di cuore (e di memoria)

Dietro l’interesse di Armani, secondo le voci di corridoio, non ci sarebbe solo business e ritorno d’immagine (che comunque, male non fanno), ma anche un legame emotivo forte. È infatti proprio nella sala da ballo della Capannina che, nel lontano 1966, Armani conobbe Sergio Galeotti, giovane architetto toscano con cui avrebbe poi fondato l’impero del brand Giorgio Armani nel 1975.

Ma soprattutto: il grande amore della vita di Re Giorgio.

Un incontro che ha segnato la vita personale e professionale dello stilista, e che ora potrebbe ritornare al centro con un’operazione dal sapore romantico. Galeotti è scomparso nel 1985, e Armani lo ha ricordato di recente in un’intervista dicendo: "Incrociai Sergio in macchina, mi piacque subito il suo sorriso toscano". Awww.

Ma non è l’unico a volere La Capannina

Occhio però: Giorgio non è l’unico con gli occhi puntati sul locale. Secondo l’ex deputato lombardo Giorgio Jannone Cortesi (sì, proprio lui), ci sarebbe una cordata di imprenditori italiani e stranieri pronta a mettere mano sia su La Capannina sia su un altro locale simbolo della Versilia. Ergo: il rischio asta al rialzo è concreto. Ma se c’è uno che sa come trattare con classe (e contanti), quello è Armani.

Se l’operazione andasse in porto, si parla di un restyling soft per La Capannina: nessun neon tamarro o happy hour da influencer wannabe, ma un rinnovamento rispettoso della storia del locale. L’idea sarebbe quella di mantenere viva l’anima vintage-chic dello storico dancing, magari con qualche tocco di design “Giorgiano”, come solo lui sa fare.

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