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Settembre è il nuovo agosto: perché sempre più italiani scelgono le ferie fuori stagione

Secondo Federturismo, le prenotazioni a settembre sono in netta crescita, complici prezzi più umani e temperature meno infernali
5 Agosto 2025

Sarà colpa delle code in tangenziale o dei lettini in prima fila venduti a prezzo di un Rolex, ma pare che quest’anno gli italiani abbiano detto: “Sai che c’è? Io in vacanza ci vado dopo”. Per carità, ci sono sempre stati quelli che – potendo – preferiscono partire a settembre, ma pare che il trend sia in aumento.

Secondo i dati di Federturismo, c’è un’inversione di tendenza che sa di rivoluzione soft: le prenotazioni a settembre sono in netta crescita, complici prezzi più umani, temperature meno infernali e una nuova filosofia che potremmo riassumere così: “meno sbatti, più relax”. Il concetto è chiaro: se agosto è diventato il mese del turismo selvaggio, settembre si sta ritagliando il ruolo di alternativa smart, elegante e un po’ più zen.

Bye bye agosto, benvenuto settembre

Ma perché settembre sta diventando il mese in per le ferie? I motivi sono tanti, ma il trio vincente è questo:

  • Prezzi più bassi (non servono due mutui per una settimana a Mykonos)
  • Clima più sopportabile (addio forno crematorio delle 14)
  • Meno folla (niente battaglia navale per piantare l’ombrellone)

E non è solo una questione di comodità. C’è dietro un vero cambiamento nel modo di concepire le vacanze. Marina Lalli, presidente di Federturismo, lo spiega così all’Ansa: “Se luglio e agosto restano i mesi più gettonati, vediamo una crescente distribuzione delle partenze anche su giugno e settembre”.
La colpa (o il merito)? Dello smart working, che ha sbloccato l’achievement “vacanza lunga con Zoom vista mare” e della nuova flessibilità che ha permesso a molti di dire addio al concetto di ferie concentrate in due settimane sudatissime.

Vuoi mettere la figata di una spiaggia mezza vuota?

Le mete preferite: tra evergreen e nuove scoperte

Il mare resta il grande amore estivo degli italiani, inutile girarci intorno. Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria continuano a far battere i cuori sotto l’ombrellone. Ma attenzione: la montagna si sta rifacendo il look e guadagna sempre più consensi, con un +2,2% di pernottamenti. In testa alla classifica? Trentino-Alto Adige, che con i suoi paesaggi, laghi alpini e aria da pubblicità dell’acqua minerale conquista chi vuole scappare dalla città e dai 39° percepiti alle 10 del mattino.

Per chi ha voglia di prendere un aereo, ci sono le classiche Grecia, Spagna e Nord Europa, ma anche mete meno scontate che stanno vivendo un vero boom. Tipo il Giappone, diventato improvvisamente il sogno realizzabile di molti, o le destinazioni africane – dal Marocco alla Tanzania – rese più accessibili da nuove rotte low-cost e pacchetti che non costringono a vendere un rene.

L’Italia vista dagli altri: città d’arte e lusso internazionale

E mentre noi italiani ci godiamo la tranquillità settembrina, gli stranieri fanno la fila per visitare Roma, Milano, Firenze e Venezia. Le nostre città d’arte continuano a brillare come meta culturale, enogastronomica e da scatto Instagram obbligatorio. Secondo Federturismo, l’occupazione alberghiera è all’80%, con un flusso costante di turisti soprattutto da Francia, UK, Germania e USA. Per il turismo di fascia alta, poi, è ancora tutto un grande classico: Capri, Ischia, Taormina, Porto Cervo. Se c’è uno yacht parcheggiato davanti al lido e il cameriere ti serve lo spritz chiamandoti “Signor Presidente”, sei nel posto giusto.

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