Fuori FOMO, dentro JOMO.
Se vi ricordate, tempo fa tutti parlavano della FOMO, cioè di quell’ansia di perdersi qualcosa e che ci costringe quindi ad uscire, fare, organizzare, pianificare settecentomila robe, giusto per esserci, per pubblicare sui social e per dimostrare che stiamo vivendo alla grandissima, per fare esperienze. Talvolta, senza desiderarlo davvero, ma solo perché “bisogna farlo”. Bè, finalmente possiamo dirlo: l’era della FOMO è finita. Da un po’ di mesi il trend in fatto di tempo libero è la JOMO (joy of missing out), cioè la “gioia di perdersi qualcosa”. Starsene a casa, non uscire se non si ha voglia, rilassarsi senza fare niente di particolare. In una parola: il benessere.
Dall’ultima BIT tenutasi a Milano è emerso che l’acronimo JOMO è diventato proprio un trend viaggio, che punta a liberarsi dallo stress di pianificare tour alla perfezione.
Estate 2025, JOMO è bello
Abbracciare la JOMO significa optare per viaggi rilassanti, lenti, in cui non si sente alcuna esigenza di programmare snorkeling, il tour dei musei, la discesa notturna nelle grotte, la pizzata di mezzanotte, il corso di vela, surf e salsa. Keep calm e godetevi le vacanze. Via le destinazioni più affollate come Ibiza o Mykonos, e spazio a mete più remote come Bend in Oregon, Reims in Francia e Waikato in Nuova Zelanda ma anche città come Copenaghen e Lisbona sembrano rispondere bene a questa esigenza. Sia come sia, è soprattutto quello che NON fate che definisce il vostro mood: si vive alla giornata, ci si gode il presente, le piccole cose, ci si riconnette con se stessi e con i propri cari, una reazione necessaria alla frenesia e agli sbattimenti della vita quotidiana pre-vacanze.

Parola d’ordine: disconnettersi
Una manifestazione palese della JOMO è il digital detox. Chi abbraccia questa idea di vacanza molla giù il cellulare e via. Basta controllare cosa fa Elisabetta Canalis, basta rincog*ionirsi con l’ennesimo brain rot, basta andare in fissa con il tutorial di qualcosa, sticaz*i di cosa indossa l’influencer in vacanza. Sempre più persone si dimenticano di avere un dispositivo, o lo usano per il minimo indispensabile e quindi non per i social. Non si prova il bisogno spasmodico di condividere immagini e momenti delle proprie vacanze, non importa. Si vive, lentamente, e stop. Ce lo conferma anche un sondaggio di Travel USA, secondo il quale il 65% dei viaggiatori oggi preferisce esperienze senza connessione online e che sempre più viaggiatori optano per mete alternative e meno gettonate.
E voi, che tipi di viaggiatori siete? Organizzatori seriali o JOMO addicted?