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Il Comune di Milano crede un sacco nelle”cargo bike”: cosa sono e perché farebbero bene alla City

Le bici da trasporto alla conquista di Milano con un evento per farle conoscere e operatori che pedalano per farsi strada
1 Ottobre 2025

A lungo Milano non è stata una città per biciclette ma “la ruota gira” e le cose possono cambiare. Da una parte coloro che aderiscono alla Critical Mass e i genitori che accompagnano a scuola i bambini in bici con la Massa Marmocchi; dall’altra, qualche ciclabile in più e – perché no – anche un po’ di coscienza green che scalfisce la nostra predisposizione alla vita color smog: ecco che si creano le condizioni per cambiare le abitudini anche dove sembrava impossibile, in una città dove fino a 25 anni fa andare in bici era roba da sfigati (e io modestamente lo nacqui!).

A metterci lo zampino sono anche le associazioni e i movimenti come Clean Cities Campaign e Legambiente Lombardia, che qualche giorno fa hanno organizzato a Corvetto, presso la sede degli uffici comunali di via Sile 8, il Cargo Bike Day Experience, evento promosso con numerosi partner locali.

For dummies: la cargo bike è progettata appositamente per trasportare carichi di diverse dimensioni e pesi, fossero solo le buste della spesa.

Invitati assessori, politici e tecnici comunali, l’idea è stata quella di far sperimentare a loro, in prima persona, le cargo bike in modo che pensino a come integrarle nei progetti di mobilità sostenibile della città. Dopo la presentazione del policy paper “Città Cargo” (perché se non hai un policy paper non sei nessuno), l’allegra brigata ha inforcato le bici col carrello e ha fatto un test drive, seguito da un tour con l’assessora alla Mobilità Arianna Censi.

Arianna Censi in Cargo Bike

Che ce ne facciamo delle cargo bike?

A parte le sciure che ci portano i figlioli o i nipoti a scuola, le cargo bike sono da sempre votate al trasporto di merci. Perché non è che ce le siamo inventate nel 2025: esistono almeno dalla fine dell’Ottocento. Presente i padroncini con il furgone che intasano passi carrai e sensi unici perché – e non è colpa loro – devo fare consegne alla velocità della luce destreggiandosi fra un campanello e un portinaio indolente?! Ecco, potrebbero essere serenamente sostituiti dalle cargo bike che, ad oggi, a Milano coprono solo il 2% delle consegne e-commerce ma potrebbero arrivare al 30% delle consegne in Area C.

Insomma, di spazio per le cargo bike a Milano ce n’è eccome, sia come mezzi di trasporto per la logistica che per lo sharing. Come abbiamo visto il settore delle consegne sarebbe già pronto. E poi le cargo potrebbero andare a rinforzare le flotte dei tre operatori di biciclette in sharing in città: Dott, Lime e Ridemovie. D’altronde, se ci riescono nel nord Europa dove piove certo più che da noi.

L’ottimismo è il profumo della vita

Super felice e ottimista l’assessora alla Mobilità Arianna Censi: “Le più moderne e contemporanee sono molto maneggevoli”, ha raccontato a Repubblica, “ho portato anche due persone dietro e sono andata bene. Oggi ho imparato che queste cargo bike hanno una capacità di carico e un rapporto carico/consegne molto più interessante rispetto ai settori tradizionali, anche in termini di costi: le cose arrivano prima e costano meno. È un servizio che bisogna promuovere, convincendo le aziende della logistica e della grande distribuzione a dotarsi delle cargo bike per consegne ecologicamente sostenibili. Poi sono mezzi che durano un’eternità“.

D’accordo anche l’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi: “Bisogna che ci sia una sinergia totale tra amministrazione e aziende che devono organizzare il loro sistema logistico di distribuzione dei prodotti e investire. Le cargo bike sono sempre più presenti all’estero e nelle città del nord Europa viene distribuito quasi tutto con le cargo bike. Lo dice anche il Piano Aria e Clima“.

Le cargo bike sono veicoli che fanno risparmiare“, commenta Federico Del Prete, responsabile Mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia: “Non ci sono i costi di carburante e bollo, mentre l’assicurazione è sempre meglio averla ma a prezzi inferiori. E quando non vanno a muscolo possono andare a elettricità”. Sogna in grande anche Claudio Magliulo, direttore di Clean Cities Italia, secondo cui le cargo bike potrebbero arrivare a coprire oltre il 50% delle consegne e-commerce: “Sono anche una grande soluzione per portare i bambini a scuola e fare la spesa. Servono hub per la cargo-logistica, incentivi all’acquisto e un potenziamento dell’offerta di cargo bike in sharing“.

Ma volendone una?

Oggi a Milano il principale operatore di cargo bike impiegate per la logistica è ubm – Urban Bike Messengers… Quelli con la tutina stilosa, per intenderci. D’altronde, a forza di pedalare non sono certo in sovrappeso. È la prima compagnia di corrieri in bici nata in Italia, si legge sul loro sito. “Ci siamo dal 2008 e abbiamo 30 corrieri su un centinaio presenti in città“, dice il responsabile operativo, Matteo Castronuovo, come riportato da Repubblica. “Abbiamo 35 cargo aziendali, acquistati, che mettiamo a disposizione dei corrieri per le consegne quotidiane e a Milano gestiamo gran parte del business della moda ma siamo anche partner di società importanti di corrieri come Dhl e Ups”.

Sempre a pedali ma con altre premesse è So.De, Social Delivery, un servizio di consegna sociale, solidale e sostenibile nato nel 2021 con il supporto del Comune e di enti associativi. “Abbiamo già 18 dipendenti e due sedi“, dice Elia Cipelletti, responsabile operativo della logistica: “Inseriamo lavorativamente persone che provengono da situazioni di marginalità, rifugiati, ex carcerati e persone con problematiche diverse. Ma tra i corrieri in cargo bike ci sono anche persone che lavorano da molto tempo e che formano gli altri corrieri per creare il team di lavoro“. Quando pedalare fa bene e fa del bene.

Credit Cover: Clean Cities

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