Da madre di un preadolescente cerco disperatamente di stare al passo con il suo linguaggio e mi rendo conto che si tratta davvero di un’impresa ciclopica. Bruh, Spawnare, Eatare… Roba da pelle d’oca che, mi pare di intuire, non farà altro che peggiorare quando si tratterà di interpretare i suoi discorsi in fatto di amore. Così, non appena mi è capitata l’occasione, mi sono istruita un po’ in materia abbeverandomi alla fonte di tutti i rimorchi contemporanei – Tinder – e realizzando che, se dovessi trovarmi un nuovo fidanzato – dovrò prima di tutto aggiornare il vocabolario.
Parlare di “uomo ideale”, ad esempio, è assolutamente sorpassato: adesso tocca dire “material boyfriend“, che corrisponde appunto al concetto di partner ideale. E anche le caratteristiche richieste a questo soggetto sono un po’ diverse da quelle che avevo in mente io e c’è un brand per ognuno dei partner ideali che le ragazze di oggi cercano.
I nuovi archetipi del cuore (digitale)
Tinder ha intercettato tre nuove superstar sentimentali nei profili della Gen Z. E se siete ancora fermi al concetto di “maschio alfa”, preparatevi a un reality check o a un pure shock. Oggi il ragazzo ideale è:
- Himbo Boyfriend
Gentile, affettuoso, magari non proprio il più sveglio del gruppo, ma chi se ne importa se ti fa ridere fino alle lacrime? L’ideale per chi sogna Thor con la dolcezza di un golden retriever. È il preferito dalla Gen Z in cerca d’amore (71% delle menzioni – non precisiamo se di maschi o di femmine perché oggi, si sa, va il fluido e buon per loro). Ah dimenticavo, ovviamente ho dovuto cercare che minchia volesse dire himbo e ho capito che sta per “maschio bimbo“. - Gym Boyfriend
Il compagno di allenamento che ti aiuta con lo squat e ti fa sentire in colpa se salti yoga. Disciplinato, motivato e con un’adorabile dipendenza dalle proteine in polvere. Un fidanzato e un personal trainer al prezzo di uno. Ai tempi nostri ce lo saremmo immaginato un po’ come il Furio di Verdone con l’attitudine di Schwarzenegger… quindi non credo che me ne sarei mai innamorata! - Nerd Boyfriend
Una volta relegato all’angolo friend zone, oggi è finalmente protagonista e finalmente tromba prima dei trent’anni (forse). Ti porta a vedere tutti i film Marvel in ordine cronologico, commenta il finale di Attack on Titan meglio di un critico giapponese e sa distinguere sei tipi diversi di controller. Con un +33% di menzioni rispetto all’anno scorso, il Nerd è ufficialmente sexy. Una buona notizia per tutti i fan di Sheldon.
Le new entry del cuore
Ai tre dell’Ave Maria qua sopra si aggiungono anche nuovi modelli sentimentali da collezione, mai visti nei profili Tinder prima d’ora. E decisamente no, nessuno di loro guida un SUV o ha una collezione di Rolex.
- Anime Boyfriend
A quanto pare, vive tra una fiera cosplay e una maratona di One Piece, con il biglietto sempre pronto per il Lucca Comics. Con lui, a quanto pare, è possibile parlare per ore di personaggi 2D senza sentirsi giudicati. Romantico, appassionato e molto probabilmente pronto a tatuarsi il tuo nome in kanji. - K-Pop Boyfriend
Ha il cuore (e la playlist) in Corea del Sud. Sa a memoria le coreografie di KPop Demon Hunters. È come uscire con un influencer, ma con l’umiltà di un fan sfegatato che canticchia Soda Pop a ripetizione. - Cinnamon Roll Boyfriend
L’antitesi del “bad boy”: dolce, sensibile e costantemente preoccupato che tu abbia mangiato.
È il tipo che ti manda messaggi con “tornata a casa sana e salva?” anche dopo cinque mesi di relazione. Una specie che era in via di estinzione, tornata finalmente di moda… Un panda, praticamente.
Il cuore secondo la Gen Z
Insomma, l’attrazione non passerebbe più (solo) per l’apparenza, ma per le vibes. Il partner ideale del 2025 non è quello che ti impressiona con una battuta da marpione, ma quello che si ricorda il tuo personaggio preferito di Naruto, ti prepara una ciotola di ramen mentre piangi guardando Your Name, e sa che “Ti va di uscire?” non significa “Ti va di trombare?”.
Che tutta la fluidità del momento abbia finalmente fatto effetto? Stando a emoji, fandom, gentilezze silenziose e allenamenti condivisi potremmo essere davvero in presenza della versione 4.0 del romanticismo classico: meno maschere, più maratone (di serie TV). Meno “bad boy” e più “best boy”. Che a diventare str**zi si fa sempre in tempo.









