Bello il lavoro ibrido, la flessibilità, che fai quello che vuoi dove vu… ah no. Microsoft Teams, l’app che accompagna ogni riunione, aggiornamento o “hai due minuti per una call?”, introdurrà una nuova funzione capace di rilevare automaticamente la posizione dei dipendenti.
Come? Semplice: tramite la rete Wi-Fi che stai usando. Se sei connesso al Wi-Fi dell’ufficio, Teams capirà che sei “in sede”. Se invece ti colleghi da casa o dal bar sotto l’ufficio o magari dalla casa al mare… verrai sgamato.
Da “in riunione” a “in ufficio”
Secondo il sito tedesco WinFuture.de, la funzione non si limiterà a leggere il nome della rete Wi-Fi, ma utilizzerà più parametri per riconoscere dove ti trovi davvero, così da evitare “scorciatoie” tipo rinominare il modem di casa in “ufficio_TeamBuilding”.
Microsoft ha spiegato che la novità sarà disattivata di default e potrà essere attivata solo dagli amministratori IT, con il consenso esplicito degli utenti. Sulla carta, serve a “migliorare la collaborazione” e a facilitare la gestione dei team tra chi lavora in sede e chi da remoto. In pratica, serve a fare un po’ di pressione e ad evitare che la gente finga di essere dove in realtà non è.
Collaborazione o sorveglianza 2.0?
Non tutti – infatti – stanno brindando alla notizia. Diversi esperti di privacy segnalano il rischio che questa funzione diventi uno strumento di monitoraggio dei lavoratori, con buona pace di chi si era appena abituato alla libertà dello smart working. Microsoft, dal canto suo, assicura che l’obiettivo non è “controllare”, ma rendere più trasparente la disponibilità dei colleghi. Resta però il dubbio: fin dove arriva la trasparenza prima di sconfinare nel controllo?









