Dati alla mano, la capitale culturale d’Italia è una sola: Milano.
Il capoluogo meneghino è risultato essere la prima città d’Italia nell’indagine del Cultural and Creative Cities Monitor, che ha studiato 168 città europee di 30 diversi Paesi.
Sono stati presi in considerazione tre indicatori per capire quali fossero le realtà più avanzate: la creative economy, la vitalità culturale e le opportunità strutturali di sviluppo a disposizione. Ergo: Milano ha spaccato, diventando non solo la prima città italiana in ranking ma classificandosi come 4a tra i luoghi che contano più di un milione di abitanti; davanti al capoluogo meneghino si sono posizionate, infatti, solo Parigi, Monaco e Praga. Nella classifica generale, poi, Milano è risultata 15esima su 168. E le altre italiane? Male, considerando che la seconda, Firenze, è solo 28esima.
Come ha fatto Milano ha spaccare così tanto? Perché chi la vive lo sa, la Città Imbruttita non è solo moda e apericena, ma ci sono tante realtà in giro in ambito culturale e creativo in costante crescita. Nelle motivazioni del posizionamento di Milano nell’indagine vengono esaltati i nuovi musei e centri espositivi, come il Mudec e la Fondazione Prada, oltre che il sistema di teatri cittadini (primo in Italia) e il circuito delle biblioteche.
Milano è anche la città degli eventi, e non parliamo mica solo del Fuorisalone ma anche, per citarne alcuni, di Piano City, Museo City, Bookcity, la Prima della Scala diffusa.
La città poi è risultata anche tra i TOP per i posti di lavoro offerti nei settori che riguardano la creatività, come lo spettacolo e l’arte.
E chi – oltre alla nebbia – non si rende conto che Milano brilla di cultura, è un Giargiana!
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