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Smart working, ora c’è pure un bracciale che dice al vostro capo se siete felici

Lo smart working, ormai lo sappiamo, non per tutti è la condizione ideale in cui lavorare. In alcuni casi ci abbrutisce, ci ritroviamo in pigiama sul divano col computer sul cuscino e un panino al volo per pranzo. Magari abbiamo un collega scassa maroni che ci tartassa di e-mail. I figli in casa che non […]

Lo smart working, ormai lo sappiamo, non per tutti è la condizione ideale in cui lavorare. In alcuni casi ci abbrutisce, ci ritroviamo in pigiama sul divano col computer sul cuscino e un panino al volo per pranzo. Magari abbiamo un collega scassa maroni che ci tartassa di e-mail. I figli in casa che non aiutano la concentrazione. Bè, sappiate che nel caso potreste avere la possibilità di far sapere al vostro capo che siete in down. Giù di morale. In sbattimento. Come? Attraverso un super bracciale.

Si chiama Moodbeam ed è un dispositivo in grado di far sapere al datore di lavoro se il dipendente è felice. Un prodotto lanciato sul mercato nel 2016 ma che oggi, causa pandemia e vista la quantità di gente che lavora in smart working, potrebbe diventare un accessorio utile per tutti i datori di lavoro interessati a conoscere lo stato emotivo dei loro dipendenti. “Le aziende stanno cercando di rimanere in contatto con il personale che lavora da casa. Qui possono chiedere a 500 membri: ‘Stai bene?’ senza alzare il telefono”, ha spiegato Christina Colmer McHugh, la co-fondatrice di Moodbeam.


Quindi il capo chiede e voi dovete rispondere semplicemente schiacciando un tastino: giallo se si è felici o blu se si è in sbatti. Un gesto di attenzione apprezzabile da parte del datore di lavoro, dai. Carino da parte sua. L’idea piace anche ai dipendenti, che trovano questa comunicazione a distanza più libera e sincera. Magari dal vivo non avrebbero il coraggio di manifestare scontento ma a casa propria, senza metterci direttamente la faccia, sono più spronati a far sapere che va tutto alla grande o che, al contrario, c’è qualcosa che non va.

Figo dai, un plauso ai boss che si preoccupano della salute mentale dei propri dipendenti. 

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