Il mese di settembre, per molti Imbruttiti, significa soprattutto l’asta del fantacalcio. Le ragazze guardano a questo momento con tenerezza e distacco: è il periodo dell’anno in cui il cervello del proprio uomo o dei propri amici retrocede a uno stato primordiale. Più del solito, beninteso. Se le scelte dei giocatori, per un individuo maschio alfa, sono piuttosto facili, trovo opportuno accorrere in aiuto delle donzelle palesando la rosa definitiva in grado di mettere a tacere ogni conflitto di genere. Ecco quindi il fanta-manzo della stagione calcistica 2017/2018.
Spoiler: forse c’è un portiere di troppo, un altro mi sembra non giochi più e probabilmente manca qualche difensore laterale, ma cosa volete, sono una donna.
1_Marco Borriello
Ricordato da tutti in quanto ex fidanzato di Belen e compagno di crioterapia di Gianluca Vacchi, Borriello è un po’ come il condom: in nazionale, nel dubbio, lo convochi sempre, poi però lo usi solo durante l’amichevole con il Camerun. Ormai rassegnato alla nomea di attaccante-oggetto, del Ben Affleck di San Giovanni a Teduccio va premiata la versatilità, dato che ha cambiato più maglie in serie A che fidanzate nell’ultimo anno. Ok, mese. Va bè, serata al Just.
2_Mauro Icardi
Icardi ci piace perché ci fa salire l’istinto da crocerossina. Lo odiano tutti: lo odia la curva Nord dopo l’uscita del libro, lo odia il suo ex compagno di squadra Maxi Lopez dopo l’entrata in sua moglie. Probabilmente l’unico che non lo odia è Wanda Nara, anche perché a giudicare dal ritmo con cui l’ha ingravidata dal 2015 in poi, la doppietta è qualcosa che non gli riesce bene solo in campo.
3_Alisson Becker
Alisson è tutto ciò che immaginiamo quando diciamo brasiliano, e forse anche di più. Portiere titolare della Roma da questa stagione, con quella faccia da versione etero di David Gandy, quello sguardo da chirurgo di Grey’s Anatomy, quei 191cm per 91kg, solo nell’ultima partita ha parato nove gol. Uno che blinda la porta in questo modo non può che regalare emozioni all’incrocio dei pali.
4_Claudio Marchisio
Fedele alla moglie, fedelissimo alla maglia, padre di famiglia e affidabile testimonial di integratori per unghie e capelli, Marchisio è in assoluto il calciatore bono che vanta meno presenze sulle riviste di gossip. Soprannominato Piccolo Lord persino dai suoi compagni di squadra, si narra che nel tempo libero aiuti Gianni Morandi a portare le buste della spesa e soccorra le nutrie durante le esondazioni della Dora Riparia. L’unica volta in cui l’hanno visto prendere in mano un calice di vino è stato subito dopo aver spezzato il pane.
5_Alessandro Matri
Dato e ricevuto in prestito più di un accendino bic, Alessandro Matri è la ragione per cui nel 2009 tutte volevamo essere la velina mora. Fisico impeccabile, mandibola squadrata, gli occhi di un Bambi a cui non è mai morta la madre, a lui perdoniamo anche la riga in mezzo e le mèches bionde ai tempi del Milan. Sì, ok, da quando è assurto alla categoria di FILF da combattimento il suo profilo Instagram è il set di uno spot Prenatal il cui massimo picco di fetish è la foto dei calzini della Nargi, ma ricordiamoci tutte che il suo soprannome è Mitra e che molto probabilmente non si tratta solo di un anagramma.
6_Clarence Seedorf
Sì, lo so, non gioca più, allena, fa altro, ok. Ma da milanista imbruttita che ha vissuto la prima decade dei duemila non posso che omaggiare colui che è stato il totem della curva sud, la punta del tridente rossonero, il bastone di Ancelotti, la katana di Allegri. Colui che con inusitata umiltà ha sempre scelto la maglia numero 10, rinunciando a ostentare gli altri due terzi del suo caratteristico talento. E non pensate male, è originario dei Paesi Bassi, e con tutta probabilità è da lì che arriva molta della sua fama.
7_Daniele De Rossi
Capitano della Roma dopo lo straziante addio del Pupone, De Rossi va divinizzato anche solo per il fatto di aver preso il suo posto. Con un fascino a metà tra Mufasa del Re Leone e Russel Crowe nel Gladiatore, De Rossi ha dimostrato anche la placida calma metafisica di quest’ultimo, detenendo l’illustre record di 14 espulsioni in carriera di cui 12 dirette. Lo zigomo aperto a McBride durante i mondiali 2006, il pugno in faccia a Mauri nel derby con la Lazio, la falciata a Pereira contro il Porto: tutto fa propendere per un amore passionale e totalizzante, il cui epilogo è destinato a finire in prima serata a Quarto Grado.
8_Patrick Schick
Giovane e ceco, Schick ha solo lati positivi: la freschezza dei ventun anni, i tratti squadrati e maliziosi da pop star europea idolo delle ragazzine che One Direction levateve, lo sguardo ammiccante da spaco botilia amazo familia, per non parlare dell’agilità, della velocità, della capacità di dribbling ma soprattutto della sorella, che data la provenienza geografica si sta candidando a sostituta ideale di Alena Seredova, a cui auguriamo di scegliere meglio il portiere e, nel dubbio, bloccare anche la riserva.
9_Gianluigi Donnarumma
A proposito di portieri dalla dubbia moralità, non possiamo non includere Giggione nostro, per il semplice fatto che lui ha capito tutto della vita: si fa desiderare dalla propria squadra come una trentacinquenne al primo appuntamento, sperando che questo basti per far sì che l’altro esca la proposta di matrimonio. E il Milan la esce: una lista nozze da 30 milioni a cui si aggiunge la suocera, alias il fratellone scarso il cui futuro più roseo era la panchina del Gubbio. Cosa scegliere, dopo tanta faticosa negoziazione, tra presentare la tua fidanzata al sopracitato Borriello sulla Isla e la maturità con l’analisi del testo di Caproni, che fino a poco fa credevi terzino sinistro della Spal?
10_Andre Silva
Portoghese, 22 anni, un account Instagram che con ingenua sobrietà ci informa dell’esistenza di muscoli del corpo umano finora sconosciuti ai migliori anatomisti. Lineamenti del viso da putto alato di Fiorucci ma con sapor mediorientale, è di quel bello e impossibile in grado di rendere eterosessuale anche Gianna Nannini. Mi dicono anche sia un attaccante centrale della madonna, al punto che Cristiano Ronaldo l’ha designato quale suo erede in nazionale. Occhio, CR7: se si sparge la voce che Silva era incredibilmente bello anche da povero rischia di ereditare anche lo sponsor Gillette.
11_Nicolas N’Koulou
D’accordo, accanto a Seedorf sfigura un po’, ha la stessa espressività di Andrea Pirlo e il dread lo possiamo accettare solo se di nome fai Wiz e di cognome Khalifa. Capisco tutto. Ma la possibilità di tornare a casa dopo il fantacalcio con le amiche e poter dire «amore, ho preso N’Koulou quasi gratis» non ha prezzo.
12_Luke McLean
In che senso non vale perché gioca a rugby? Anche loro calciano la palla ogni tanto, cosa vuoi che cambi tra rotonda e ovale? E cosa significa che ne bastano 11? Io dove li schiero Luca Argentero, Ryan Gosling e Gerard Butler? Che gioco inutile, il calcio.
Scritto da Federica Colli Vignarelli
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