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Ho provato Paladin, l’app per il noleggio di oggetti: ecco come è andata!

Sabato mattina. Hangover. Piove. Mi dirigo verso la cucina con l’attività cerebrale di Flavia Vento al mondiale di parole crociate. Bevo un sorso d’acqua e l’angoscia di un weekend passato in casa a fare un ca**o si palesa davanti in tutto il suo orrore. Passeggiata in montagna? Ma chi c’ha sbatti. Per fortuna mi viene […]

Sabato mattina. Hangover. Piove. Mi dirigo verso la cucina con l’attività cerebrale di Flavia Vento al mondiale di parole crociate. Bevo un sorso d’acqua e l’angoscia di un weekend passato in casa a fare un ca**o si palesa davanti in tutto il suo orrore. Passeggiata in montagna? Ma chi c’ha sbatti. Per fortuna mi viene in mente la dritta del mio collega che in settimana mi parlava di Paladin, una nuova app con cui si possono noleggiare oggetti nella propria zona senza grossi sbattimenti. Butto un occhio, magari mi viene un’idea.

La scarico e mi rendo subito conto che c’è un po’ di tutto, dallo smoking per la serata importante – utile, ma non ci riempio il weekend – alle casse per eventi o mixer ed addirittura trapani e macchine fotografiche. Smanetto un po’, e alla fine l’idea del secolo: affitto un proiettore per tutto il weekend e mi sparo una maratona con gli amici.

Creo un profilo e contatto Rocco, vive a 600 metri e affitta un modello da favola. Nel frattempo ho già scritto a mezza Milano per capire chi come me è abbandonato sul divano senza speranza. L’unione fa la forza.

Rocco affitta a un prezzo onesto: in 3 minuti ci accordiamo per la consegna grazie alla chat privata. Lo raggiungo al volo – è pure spiovuto – e completiamo l’operazione sempre con l’app semplicemente inserendo i dati della carta di credito. La cifra che abbiamo pattuito verrà scalata per il numero di giorni decisi, mentre la caparra rimarrà bloccata fintanto che dura il noleggio. Ci sta, se ti torna indietro rotto è una bella rottura di palle.

Arrivo a casa e attacco tutto al pc. Alessio, Davide e Andrea nel frattempo sono arrivati. Game of Thrones? Già visto. Narcos? Troppo impegnativo. Dopo 5 minuti di sfaso ci accordiamo: maratona Holly&Benji. Ogni tanto è bello tornare ragazzini, soprattutto se dopo una serata e un bicchiere di troppo (ok, forse 3 bicchieri di troppo), ti senti l’età di Giorgio Napolitano.

La qualità è ottima, la palpebra un po’ calante, ma è la realizzazione di un sogno. Vedere certe scene in quelle dimensioni non ha prezzo.

A un certo punto la situazione ci sfugge di mano: abbiamo un proiettore, dobbiamo pensare in grande. Un’intera parete? Forse non è comunque sufficiente.

E allora vai di genialata: la facciata del palazzo di fronte.

Ok, forse ci siamo fatti prendere un po’ troppo dall’entusiasmo Imbruttito. Insomma, Don’t try this at home, almeno se non vuoi le pezze della vicina il lunedì mattina. La città è comunque piena di spazi su cui proiettare, no?

Il weekend è salvo grazie a Paladin – la mia permanenza nel condominio un po’ meno. Il lunedì in pausa pranzo ho ribeccato Rocco per restituirgli il suo proiettore. Ha fatto un veloce check verificando che fosse tutto a posto e davanti a me ha sbloccato la caparra.

Questa volta ne ho approfittato, ma perché non farci sopra un po’ di business con Paladin? Posso mettere i miei oggetti a noleggio e fare soldi in tutta sicurezza. Come quello snowboard in box da una vita: tanto chi ha voglia di andare in montagna quando si può affittare un proiettore per un intero fine settimana?

Articolo scritto in collaborazione con Paladin.

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