Che fossimo grandi estimatore del patrimonio culturale si sapeva, ma forse siamo andati ben oltre le aspettative: durante la Giornata Fai d’Autunno 2017 a fare il boom di presenze è stata la Milano contemporanea, in particolare, la Torre Hadid che – già nel primissimo pomeriggio – ha dovuto sospendere gli ingressi causa code chilometriche.
Christo!, come la famosa passerella sull’Iseo, oseremmo dire.
C’è chi ha aspettato e non è entrato, chi ha twittato insulti e chi aveva messo le tende già dal mattino presto. Morale della favola: lo Storto, dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17, ha scatenato l’inferno. Insomma il Fondo Ambiente Italiano dovrà fare qualche conto più. E non in tasca. Qui da quantificare sono le teste dei presenti.
Sono 5 ore e mezza che sono in coda per entrare a torre Hadid… #GiornataFAI pic.twitter.com/Q553dmfltj
— Monica Binanti (@bina75) October 15, 2017
Ma non solo. In tutta Italia la Giornata ha registrato file da Padiglione del Giappone in oltre 600 luoghi – poco conosciuti o inaccessibili – nei 170 diversi itinerari tematici creati ad hoc per ogni città. Qualche esempio? In quel di Varese, in 16 minuti dall’apertura sono stati esauriti i posti disponibili per visitare il capolavoro liberty, Hotel Campo dei Fiori; a Roma bagno di folla a palazzo Corsini e all’antico Orto Botanico; a Napoli c’è chi si è sciolto al sole come un babà aspettando di scoprire le bellezze della Basilica Santuario del Carmine Maggiore.
La coda che vedete non è per andare a casa di Fedez a prendere un caffè … la coda è per salire su Torre Hadid (foto andrea cherchi) pic.twitter.com/d3c0q9xWdA
— andrea cherchi (@cherchiandrea) October 15, 2017
Italiani curiosoni più che pigroni quindi. Al posto di plasmare il divano a immagine e somiglianza delle proprie natiche, hanno preferito dedicare il poco tempo libero da fatture e sbatti, alla scoperta del tessuto urbano e dei gioiellini – spesso chiusi – che il Fai è riuscito a rendere accessibili a tutti. Poi bhè, c’è chi è uscito con prole al seguito, ha fatto solo la coda ed è tornato a casa. Mai una gioia.
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