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Ècchiaro che certe innovazioni possano partire solo dal capoluogo meneghino (e da dove se no?), ma a ‘sto giro la news è di quelle col botto, perché proietta la città un bel po’ in avanti nella categoria smart city, anzi proprio gigabit society: a Milano partirà a breve la sperimentazione della Rete 5G. E con a breve s’intende veramente pochi mesi, dato che il progetto prevede, entro la fine del prossimo anno, l’obiettivo per cui l’80% della città dovrà avere il potenziamento della banda larga.

 

«È un passaggio delicato e molto importante per Milano – ha spiegato il Sindaco Giuseppe Sala durante la presentazione del piano, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. Chi governa deve avere una visione a lungo termine e prendersi i rischi necessari. Il futuro passa attraverso la rivoluzione digitale ed è naturale che il 5G parta dalla nostra città. È un’occasione straordinaria, che cambierà le abitudini dei cittadini e del mondo del business».

È stata in particolare Vodafone a vincere il bando del Mise per questo progetto, con un investimento di 90 milioni di euro. L’Unione Europea ha stabilito per il 2020 l’obiettivo che almeno una città in ogni Stato abbia copertura 5G, ma Milano vuole giocare d’anticipo, andare in fuga e prendere tutti sul time. «Vogliamo mettere in campo il 5G – ha dichiarato l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio -, uscire dai laboratori, valutare l’impatto reale sulla collettività e ritorno economico di questa tecnologia, coinvolgere le risorse del territorio e testare la scalabilità del modello». E al progetto partecipano anche 28 importanti imprese e il Politenico di Milano, che hanno già messo in cantiere 41 progetti con applicazione in 7 diversi settori, dalla salute ai trasporti, dall’educazione all’intrattenimento fino all’agricoltura.

Credit immagine

E le possibilità con la Rete 5G sono da paura: droni in cielo per la il controllo della sicurezza in città, realtà virtuale per l’istruzione, auto intelligenti e super connesse. Insomma, c’è un mondo nuovo che sta arrivando. Ma soprattutto il Giargiana che vuole scappare dalle call sbattimento dicendo ancora che il telefono non gli prende, non avrà proprio più scuse per smetterla di fare la figura del babbo.

«A Milano chiediamo di fare quello che è nel suo dna – ha esortato Antonello Giacomelli, sottosegretario del Mise: costruire per la sua comunità, ma trascinando tutto il Paese, una nuova frontiera di sviluppo e benessere». Ok Antonello, ghe pensa Milan.

Credit immagine di copertina

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