La verità è che, a Natale, siamo tutti più buoni solo perché raccontarsi le bugie è socialmente accettato. E ci va bene pure che un anziano ciccione che sevizia delle renne provi ad arrampicarsi sul tetto per infilarsi nel nostro condotto di aerazione senza denunciarlo alle forze di Pubblica Sicurezza.
Il punto è che ci piace credere a certe giargianate perché ci danno sicurezza.
E la tv, che da sempre raccoglie ogni istanza del nostro animo, la sicurezza ce la dà con i suoi palinsesti e i classici film di Natale.
Va bene. Però, ogni tanto, durante le feste, l’Imbruttito che c’è in ciascuno di noi si riprende dall’assedio del colesterolo e non può che farsi che due domande: 1 «ma figa, ancora?» e 2 «ma come sarebbero questi film se li girassi io?»
Ecco, la riposta ve la diamo noi.
1_Mamma ho perso l’aereo
Kevin è un bambino pieno d’iniziativa con la patente di Imbruttito tatuata nella placenta. I suoi genitori – intelligenti come un ciocco di legno – lo lasciano da solo a casa e lui mette su youtube un video in cui racconta la sua avventura contro i ladri che vogliono svaligiargli la casa (anche loro candidati al guinness dei primati, intesi come scimmie). Quando la madre ritorna indietro, trova nel suo salotto di casa Barbara D’Urso che intervista il bambino eroe che si batte contro la criminalità.
Di assistenti sociali neanche l’ombra.
2_Una poltrona per due
Sottotitolo: Natale all’IKEA.
È la notte di Natale e due imprenditori nullafacenti decidono di prendere un ricco e un povero e rivoluzionare le loro vite.
Ma prima devono riuscire in un’impresa che ha dell’incredibile: vince un sacco di soldi chi dei due riesce a montare, per primo, una poltrona dell’Ikea senza istruzioni.
Di fronte ad un’idea degna di persone che hanno dimenticato come si sbattono gli occhi, le due vittime si alleano contro i ricconi e inventano un app con tutte le istruzioni di montaggio del mondo e diventando ricchi.
3_Canto di Natale
La storia è sempre quella: l’Imbruttito riceve la visita dello spirito del Natale che lo minaccia: se continuerai a pensare solo a fatturare rimarrai solo!
Ma l’ Imbruttito non ci crede e allora lo Spirito del Natale lo porta prima nel passato, dove scopriamo che l’Imbruttito lavorava all’ortomercato. Poi lo porta nel futuro, dove vediamo che la sua voglia di lavorare lo ha reso ricco e famoso. Ritornato nel presente, più stupito di Cupido quando Roberto Cavalli ha trovato l’amore, lo Spirito del Natale gli chiede come fare per diventare come lui. E l’Imbruttito: «Per forza non guadagni niente, hai il business plan di Babbo Natale: lavori un giorno all’anno!»
Segue corso minimo di formazione a tema Regime dei Minimi durante tutte le feste.
4_Il Principe cerca moglie
L’Imbruttito vuole trovare la donna della sua vita, ma non sa dove andare a cercarla: aperitivi e riunioni sono un mondo che conosce troppo bene e lui non vuole essere giudicato per il suo fatturato.
Così, si trasforma nel peggiore essere al mondo: un Giargiana! E si mette in caccia. Si fa assumere in una paninoteca e rivoluziona tutti i processi di produzione. La paninoteca diventa un ristorante stellato e lui non può fare altro che scoprire chi è veramente la sua dolce metà: il ricevimento del bonifico.
Un’altra storia d’amore coronata.
5_ Il Grinch
Questo, più che un film, è un vero documentario. Chi non l’ha visto, lo ha vissuto.
Il Grinch è un Giargiana che odia il Natale. Viene a Milano sotto le feste travestito da camminatore lento in via Torino che fa da tappo alla gente che sta comprando i regali per 2598 persone in un pomeriggio, o si mette un cappello in testa e guida rigorosamente entro i limiti dei 30 all’ora ostacolando persino i pedoni che non riescono più ad attraversare la strada.
A metà film, una piccola Imbruttita scopre il suo segreto: tutto è successo il 24 dicembre di 20 anni fa. Ore 18, Corso Buenos Aires.
La storia è quella di un Imbruttito che doveva trovare parcheggio. Le ha provate tutte e, alla fine, disperato e multato, impazzendo e si è trasformato nel Grinch ed è andato a vivere in campagna, eseguendo la sua vendetta ogni anno.
Ma forse, il motivo per cui, ogni maledetto Natale, continuiamo a vedere questi film alla tv è uno solo: hai visto che la fila al cinema? CHE SBATTI!
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