Luglio + Office = Sclero
Matematico, tutti gli anni è la stessa storia. Agosto si avvicina e negli uffici e posti di lavoro milanesi dilaga il classico virus denominato fretta nel culo. Esisterà un vaccino o dobbiamo soffrire in silenzio?
Il classico ma, non ci possiamo aggiornare a settembre? è considerato al pari di smadonnare in chiesa. Ogni cosa va consegnata oggi per ieri. I progetti devono essere chiusi perentoriamente prima dell’estate. Che tra l’altro a Milano sembra essere l’unica stagione che dura un solo mese: agosto.
Almeno tra di noi Imbruttiti abbiamo però il dovere di parlarci chiaramente e sfatare il falso mito di questa regola non scritta: il rinvio NON è una giargianata. La maggior parte delle persone non lavora in un reparto di cardiochirurgia e quindi non c’è nessun motivo razionale per anticipare questioni non urgenti.
Il tempo però è sempre galantuomo. Basta aspettare pochi giorni. Guarda caso il parlarne a settembre diventerà very cool l’ultima settimana di luglio. Quando il capo, con enorme magnanimità e pronto a salpare con la barchetta, concederà l’indulgenza plenaria ai propri sottoposti salvando le ferie di tutti. Le stesse che ha minacciato di revocare sino al giorno prima.
Già, ma quanto ci costa tutto ciò? Non consideriamo che tutto questo sbatti fa decisamente male al fatturato. Decisioni importanti (sbagliate) prese in tempo zero. Priorità definite ad cazzum. Ore di straordinario e notti insonni su questioni da 0 k. Figa, il contrario della produttività!
Che poi uno arriva alle ferie stremato e il jet lag si moltiplica al quadrato. Anche senza prendere aerei per Bali. Solo 12 ore di coda per arrivare a spaparanzarsi ai bagni Luciano di Gabicce Mare.
Insomma, anche nel 2019 inizieremo a goderci le meritate vacanze quando saranno quasi finite. E lì scatterà lo stress da rientro!
Mentre ci siamo ancora dentro fino al collo abbiamo però il coraggio di dire basta a questo sclero. Contro il logorio della vita moderna: -ASAP +infradito.
TAAC!
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