Reddito pro capite di 30.000 Euro e consumi in crescita oltre il 5%: ecco la stima dell’Osservatorio Findomestic per Milano, pubblicata dal Corriere della Sera, secondo cui la nostra città si conferma ancora una volta traino d’Italia.
Sembra, infatti, che nel 2017 noi lombardi (come sempre!) siamo stati grandi lavoratori, con un Pil cresciuto dell’1,7 % (poca roba per l’Europa, ma grande successo per lo Stivale), a cui, però, non è seguito un aumento dei consumi di pari livello: solo l’1,8% contro una crescita media nazionale del 2%.
Come mai? Siamo forse diventati tutte formichine?
Sembra di sì. Milano, pur essendo la città più ricca d’Italia, non è la più spendacciona: addirittura undicesimi nel paese e secondi nella nostra regione, con Varese Medaglia d’Oro dei consumi e Como al terzo gradino del podio.
Ben lontani dai ritmi di spesa dei favolosi Anni Ottanta, ma vicini in considerazione della costanza e dell’impegno dimostrati fino a ora.
Quanto emerge da questo studio non può che rassicurarci: pare infatti che, dopo un anno con segno positivo, si prospetterà per noi un 2018 brillante, durante il quale il nostro portafogli sborserà oltre il 5% in più.
E non c’è bisogno di dirvi quanto un aumento del 5% nei consumi (commercio, beni mobili e immobili, intrattenimento, cultura, turismo…) possa fare bene alla nostra economia e innescare quel circolo virtuoso a cui aneliamo da tanto tempo.
Una curiosità di cui essere fieri: in tutta Italia la sostenibilità sta diventando un criterio sempre più importante nella scelta dei propri consumi, tanto da essere diventato un valore guida. A Milano questo elemento è considerato fortemente legato all’indicatore ambientale: che sia davvero ora di mettere in vendita la macchina, viste le condizioni favorevoli del mercato dell’usato, e investire tutto in biciclette?!
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