Chi vi scrive ha ancora i capelli, ma ha anche il terrore di perderli entro pochi anni. Perché? Perché non c’è shampoo da portieri della nazionale che tenga: intorno a me vedo solo ex ventenni dalla chioma laccata, vecchi pseudo metallari con la nostalgia della coda di cavallo, e quelli che erano i tamarri con il crestino ingellato… tutti che stanno affrontando il futuro con sempre più sbatti e sempre meno capelli (e la situa è in peggioramento).
Non sto per vendervi nessun prodotto magico, nessun rimedio per la calvizie, nessuna pomata speciale per combattere la secchezza della vostra cute, nessun rinforzante per i bulbi. Cioè, per intenderci: se state diventando come Aldo Baglio, diventerete come Aldo Baglio. Stop. Fatevene una ragione.
Il problema è che siamo messi male: in Italia il 39,01% degli uomini, secondo un recente studio, soffre di alopecia. Siamo messi male, in generale, in Europa: le medie sono più o meno quelle per tutti. Picco massimo in Repubblica Ceca, con il 42,79% degli uomini in fase di perdita.
Solo che se andate in Paolo Sarpi vi renderete conto che i cinesi, oltre ad aggiustare iPhone, non perdono i capelli. Mentre ci sono sempre più crape pelade che fanno i turtei, le crape che fanno gli involtini primavera mantengono le loro chiome. Cioè, di Claudio Bisio con gli occhi a mandorla non se ne vedono praticamente. La percentuale di cinesi con alopecia è infatti, sempre secondo questo studio, del 19% circa.
E perché? Roba di ormoni, enzimi e alimentazione. «Nella calvizie – ha spiegato l’antropologa Esther Rabato – ci sono molti geni coinvolti e la diversa combinazione di questi dà dei risultati sugli ormoni che rendono l’uomo più incline alla calvizie in Europa». In più c’è un enzima che converte il testosterone in DHT (diidrotestosterone) e che agisce sul bulbo pilifero, riducendone le dimensioni e atrofizzandolo fino alla caduta dei capelli; ecco, di questo enzima noi ne abbiamo too much, mentre in cina molto poco.
Ma, soprattutto, oltre alla qualità del sonno è la dieta che aiuta il mantenimento dei capelli, secondo quanto riportato. Keep calm e non serve andare a farsi l’abbonamento al primo sushi all you can eat di turno per mantenere la chioma daggiovane: la dieta cinese che aiuta il mantenimento dei capelli è quella rurale, che sarebbe molto meglio di quella mediterranea, con più verdure, alghe, e alimenti che danno forza e vigore ai capelli.
Ok, bravi cinesi dalla folta chioma. Ma già siamo arrivati al veganesimo… adess passare alla dieta rurale cinese… sem a post inscì, né!
Seguici anche su Instagram, taaac!