Per tutti quelli che hanno dai 2 ai 7 posticipi di sveglia, è arrivato il giorno in cui taggare senza pudore amici, coinquilini e genitori rompicoglioni: spegnere la sveglia e rimanere a letto, arrotolati come dei burritos per 5 minuti in più, è segno d’intelligenza, creatività e felicità.
Altro che pigrizia, sveglia. A dirlo è la scienza, specificando che chi si fionda giù dal letto al primo bip stile Imbruttito, sarebbe più infelice e non dimostrerebbe invece la reattività e la disciplina che vorrebbe sbandierare al mondo. Colpiti e affondati.
Se poi si seguono i bisogni del corpo invece di quelli scanditi da un orologio – come afferma uno studio dell’Università di Southhampton – si potrebbe avere persino una vità migliore, per non parlare del reddito!
Non è finita qui. Anche l’Oxford University ci dice che iniziare il turno di lavoro prima della 10 di mattina è una vera forma di tortura, perché «prima dei 55 anni, l’orologio biologico delle persone non è affatto sincronizzato con l’orario continuato dalle 9 alle 17 e questo danneggia l’efficienza, l’umore, e la sanità mentale degli impiegati». Sarebbe così anche per gli studenti che, dalle 8.30 alle 10, avrebbero solo pecorelle in testa e caccole al naso.
Riassumendo: per essere in salute e non cedere a pressione e compagnia bella, bisogna dormire. Cavolo, non conteniamo quasi lo stupore per la rivelazione!
Tutto molto bello, ma qui bisogna fatturare. Lo dite voi al capo che da domani arriviamo in office in ritardo, per il pisolino extra, dalle 10 in poi? Ma hey, saremo più intelligenti e di ottimo umore!
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