Prova costume non ti temo.
Come ogni anno la primavera scatena in me una certa ansia da girovita. Nel 2018, però, il mood è cambiato, radicalmente. O almeno, così mi piace raccontarmela. Grazie ad un accurato planning di ogni gesto quotidiano, quest’anno ho finalmente trovato l’antidoto alla vita sedentaria. Non mollerò e mi presenterò in perfetta forma all’appuntamento più importante. Sarà veramente così? L’estate sta arrivando, o forse – come al solito – sarà un po’ in ritardo?
Ore 7.00: la colazione dei campioni
Sveglia di buon’ora, esercizi di respirazione e tutti a tavola per la prima colazione, pasto più importante della giornata. Il menù prevede frutta, crema di riso e un paio di fette biscottate, ma di quelle senza tutto (senza olio di palma, senza sale, ma soprattutto senza Nutella spalmata sopra). Buongiorno!? Buongiorno un cazzo… «Bepi il solito cappuccio e una brioche alla crema» (è o non è il pasto più importante?).
Ore 8.30: si scende prima dalla metro
Scendere qualche fermata prima è un must per riattivare tutti i chakra. Già, ma non troppe fermate. Scale a piedi, ma solo perché l’office è al primo piano. Guai a riaccendere pure l’ascella pezzata, che di prima mattina non si può proprio tollerare. Che poi, cazzosono ‘sti chakra?
Ore 13:00: il pranzo è servito!
Light lunch lo chiamano gli espertusi. Leggi pure fregatura, pacco e contropacco. Ad un prezzo spropositato roba strana: Aςai, bulgur, semi vari con misticanza di nulla. Insomma i superfood faranno pure tendenza, ma mettono una bella dose di tristezza. In ogni caso almeno qualcosa si mangia, non come quei pirloni che corrono in pausa pranzo al Parco Sempione con quaranta gradi all’ombra. Al movimento ci penserò stasera. Figa che fame!
Ore 19.00: muoviti, muoviti!
Ho sprecato talmente tanti abbonamenti in palestra che ho perso il conto da un pezzo. Già, ma dal fare attività fisica non si può prescindere. E allora corsetta che fa figo e non impegna. Senza poggiare le natiche sul divano, se no addio sogni di gloria. Già, ma perché non rimandare tutto al weekend, magari con gita in mezzo al verde? Ciao proprio!
Ore 20.30: ma questa è una cena?
Il trucco di ogni dieta è sempre mangiare poco alla sera (a me sembra sia mangiare poco e basta!). Quindi giusto un passato di verdura, rinunciare ad ogni invito ad aperitivi, prosecchini e roba varia. Nel mentre in tv passa la cinquantesima replica di 4 ristoranti. Mentre ammiro piatti succulenti divorati da Alessandro Borghese e dai ristoratori mi chiedo se anche io, per la prova costume, potrò in extremis ribaltare il risultato? Dai, qualcosa si può spizzicare!
Ore 23:30: il momento dei bilanci (o della bilancia)!
Eccomi qui, a scrivere questo articolo tra i morsi della fame e i rimorsi per non avere rispettato in pieno la tabella di marcia. Mentre mi apro una birretta defaticante, penso che in fondo un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle.
Credo che ormai l’abbiate capito: se volete superare la prova costume, non fate come me!
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