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Lifestyle
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Non so voi, ma a me spesso viene il dubbio che, essendo Milano gigante, alcune strade siano dedicate a persone mai esistite.

Chi non si è mai chiesto «E questo chissà chi è?»  sentendo il nome di una via, deve rivedere il significato di curiosità sul dizionario. O d’ignoranza, a scelta.

Vabbè, che vi sia successo o meno, chi se ne importa: a me sì, e così vi cuccate questo pezzo, basato su un assioma semplicissimo: la top 5 dei milanesi a cui hanno intestato una via ma nessuno sa chi cazzo siano:

1_Via Melchiorre Gioia

1767, Piacenza- 1829, Milano.
Professione: economista, politico pensatore, prete mancato.

È famoso per aver scritto Il Nuovo Galateo, testo fondamentale per contribuire alla civilizzazione del popolo della Repubblica Cisalpina (Giargiana del passato). Al centro della sua opera, c’è la definizione laica di Pulitezza, arte fondamentale per essere persone civili e rendere gli altri contenti di noi e di loro stessi.

2_Via Ettore Ponti

1855, Gallarate (VA)- 1919, Biumo Superiore (VA).
Professione: politico italiano liberale, senatore dal 1900 al 1904.

Quando ho scoperto che non era né nato a Milano, né morto, mi son chiesto perché diavolo gli avessero dedicato una via. Presto detto: è stato Sindaco di Milano dal 1905 al 1909. A lui si deve anche il fatto che, dopo il terremoto del 1905 a Martirano Antico (CZ), che ha distrutto tutto, il centro ricostruito si sia chiamato, anziché Martirano Nuovo, Martirano Lombardo. Infatti, il Ponti aveva organizzato un Comitato tutto Milanese per andare giù a ricostruire le case. Va che dedica, eh!

3_Piazza Filippo Meda

1869, Milano- 1939, Milano.
Professione: politico, giornalista, banchiere.

È inutile che fate i sapientoni e dite che voi lo sapevate: c’è ia Varesina, non capisco perché non possano aver dedicato una piazza a Meda, comune della Brianza.
Magari è un modo per civilizzare i Giargiana?

Invece no. Filippo Meda è stato uno tra i maggiori esponenti del Movimento Cattolico Italiano e fondatore dell’Università Cattolica di Milano. Prima del Fascismo, fu nominato Ministro delle Finanze e Ministro del Tesoro e, nel 1920, fu anche nominato Presidente della Banca Popolare di Milano.

È per quest’ultimo incarico che gli hanno dedicato Piazza Meda, perché quella è la sede della BPM.

4_Via Giuseppe Mengoni

1829, Fontanelice (BO) – 1877, Milano.
Professione: architetto e ingegnere.

Anche se non ha niente a che vedere con il cantante, Marco Mengoni, è comunque uno che si è dato da fare. È diventato famoso per aver disegnato la Galleria Vittorio Emanuele II, la cui prima pietra venne posata nel 1865 e l’ultima nel 1877. Tutti si aspettavano una grande inaugurazione, ma il giorno prima dell’apertura, il Mengoni decise di ispezionare personalmente ogni dettaglio. Si arrampicò sulle impalcature, cadde e morì.

E niente, l’inaugurazione non la vide, anche se molti dissero che si buttò spontaneamente di sotto per la paura che la sua opera non piacesse ai milanesi.

5_Via Luigi Majno

1852, Gallarate (VA) – 1915, Milano.
Professione: avvocato, giurista, politico.

È il classico tipo che ha fatto tutto lui. Docente di diritto e procedura penale all’Università di Pavia, si avvicina al movimento socialista e diventa deputato dal 1900 al 1904 (chissà se faceva la strada con il Ponti).

Presidente della Società Umanitaria, Rettore dell’Università Luigi Bocconi, assessore all’istruzione del Comune di Milano, presidente dell’Ordine degli Avvocati Milanesi, con la moglie ha fondato la Clinica del Lavoro (attuale Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Milano) e quello che noi oggi conosciamo come Asilo Mariuccia.

Ecco perché gli hanno dedicato un viale così grosso: perché tutto quello che ha fatto non ci sarebbe stato se avessero voluto scriverlo nella targa!

credit immagine di copertina

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