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Ma se il rispetto per le donne si insegnasse a scuola? La proposta del sindaco di Bologna

L'educazione, secondo il sindaco di Bologna, dovrebbe cominciare già verso i tre anni. "Dobbiamo trasmettere ai nostri figli il rispetto tra uomini e donne"

Il progresso dell’umanità passa dai banchi di scuola, c’è poco da fare. Tutti bravi a piazzare hashtag strategici per protestare contro sessismo, bodyshaming, misoginia e altre brutte cose, ma tocca fare qualcosa in più. E cominciare dal principio. Da scuola, appunto. Ecco perché a qualcuno, per la precisione al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è venuto in mente di proporre il rispetto delle donne come materia scolastica già dalla scuola dell’infanzia. Un modo per iniziare da subito a costruire un mondo più egualitario. Certo, pensare che ci serva una materia scolastica per rispettare le donne è un po’ deprimente, no?

“Come Comune di Bologna vorrei introdurre nelle nostre scuole una materia vera e propria, l’educazione alle pari opportunità e al rispetto delle persone. A partire dall’infanzia”, ha spiegato il sindaco Lepore. “Già i nostri pedagogisti e i nostri educatori fanno tantissimo su questo, ma mi piacerebbe che Bologna istituisse una vera e propria materia, su cui approfondire e fare ricerca. Dobbiamo iniziare a trasmettere ai nostri figli sin da quando hanno tre anni che tra uomini e donne ci deve essere rispetto reciproco e non sudditanza, non di dominio di un genere sull’altro”. L’idea del primo cittadino non è nata dal nulla eh, ma in seguito a recenti fatti di violenza contro le donne, tra cui l’uccisione di Alessandra Matteuzzi, per la quale è stato arrestato l’ex fidanzato Giovanni Padovani. 

Ma Lepore ha preso spunto anche dalla propria esperienza personale. “I miei bambini dai loro compagni di classe imparano tantissime cose, non sempre belle”. Cose che, a loro volta, i bambini hanno imparato dai loro genitori. Eh, per forza. “La violenza è soprattutto in famiglia. Noi dobbiamo mettere un argine culturale a questo fenomeno”. Ci sta. “Capisco che quando si fa una innovazione e si vanno a toccare certi temi ci sia sempre un retropensiero, chissà quale messaggio si vuol dare – ha detto l’Assessore alle Politiche scolastiche, Daniele Ara, spiegando la proposta del sindaco – In realtà gli adulti responsabili di questa città devono essere solo contenti se nelle scuole dell’infanzia torniamo a parlare di come gestire le proprie emozioni e di cosa significhi rispettare l’altro. Per trattare la nuova materia non sono previsti soggetti esterni che andranno nelle scuole”, ha poi precisato.

In effetti il Lepore non sta vaneggiando. Gli esperti hanno confermato che la mancanza di rispetto dei bambini nei confronti delle bambine inizia generalmente durante l’infanzia. Magari cominciano come piccole prese in giro, ma se non educate e arginate possono sfociare in bullismo e violenza. Specialmente se la cultura del rispetto per la donna, in famiglia, è assente. Per questo è importante che a scuola i bambini trovino un modo diverso di vivere e di rapportarsi al prossimo, specie all’altro sesso. Insomma raga, la proposta non sembra malaccio. Certo, sarebbe bellissimo se non ce ne fosse bisogno. Ma, purtroppo, l’attualità ci insegna che di bisogno ce n’è, eccome…

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