Oh, ma ‘sta torre colorata? Quante volte sfrecciando dalle parti di Via Farini ce lo siamo chiesti o sentiti domandare?
La storia parte nel secolo scorso, precisamente nel 1964, con la costruzione di una torre piezometrica in cemento grigio. Cazzo è una torre piezometrica? Banalmente una cisterna d’acqua che all’epoca doveva rifornire le locomotive a vapore della stazione di Porta Garibaldi.
Poi i treni hanno smesso di fare ciuf ciuf. Le locomotive sono finite o da uno sfasciacarrozze o al Museo della Scienza e della Tecnica. La torre invece è rimasta lì e l’acqua che conteneva è stata destinata ai vari servizi della stazione. Sino all’inizio degli anni ’80, prima di cadere in completo abbandono.
In occasione dei Mondiali di Calcio di Italia ‘90, si decise di salvare il manufatto dal degrado, con l’obiettivo di promuovere un nuovo atteggiamento di cura e orgoglio per il patrimonio urbanistico.
Così la torre si trasformò da infrastruttura grigia e logora a riconoscibile segno urbano e fondamentale punto di orientamento per la città. Già, perché la rivestirono con tantissime piastrelle quadrate di 14 colori diversi, con un effetto ottico da paura!
Gli stessi professionisti si rimboccarono le maniche ben 25 anni dopo, in occasione di Expo 2015, sistemando la bellezza di centomila piastrelle colorate per un restauro che ci ha riportato ai tempi delle notti magiche.
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