Cascina Gobba, limite tariffa urbana! Per (quasi) tutti Gobba è soltanto una fermata della verde, la’, dopo Cimiano e Crescenzago, frontiera invalicabile verso Inculhinterland (direzione Cologno, ma ancor di più, Gessate).
L’unico motivo vero che mi viene in mente per considerare Cascina Gobba è l’interscambio con il trenino senza conducente per l’Ospedale San Raffaele (ora tappezzato di gigantografie di Gigi D’Alessio che chiede il cinque per mille).
Già, ma vi siete mai chiesti perché Cascina? E, soprattutto, perché Gobba?
In realtà pare che nessuno lo sappia con certezza e che ci siano varie ipotesi.
Negli anni cinquanta gli abitanti della zona sostenevano che «la se ciama goeubba perchè el mür l’è stort !». Il muro storto di una cascina lungo Via Padova sarebbe stato infatti costruito da un capomastro dopo dieci grappini. Una volta smaltita la sbronza, il muratore avrebbe cercato di rimediare al proprio errore. Teoria suggestiva, ma pare che all’osteria bazzicasse spesso chi raccontava questa storia, non il capomastro.
Sempre in un’osteria pare fosse appeso un quadro raffigurante un anziano ricurvo che avrebbe abitato nella zona e, addirittura, gli avrebbe dato il nome.
Insomma, lì, tra noia, viadotti e profumo di periferia, tutti bevevano, ma nessuno sapeva dare una spiegazione valida e sostenuta da prove.
Fino a quando qualcuno rimasto sobrio è andato a spulciare i documenti dell’Archivio di Stato di Milano. In una carta dell’anno 1603, titolata «Somo.o di tutti li beni dell’abba.a di Cresenzago», vengono descritte le cascine presenti in quell’epoca nel territorio di Crescenzago tra le quali spunta proprio la Cascina Gobba.
Lungo il Lambro, ove ora c’è il parcheggio della metro, pare ci fossero il prato del gobbo e la vigna del gobbo. La Cascina Gobba, denominata sugli atti «Possessione del Lambro appellata la Gobba» risultava affittata a tale Cristoforo De Magistris, soprannominato appunto il Gobbo.
Forse allora avevano in qualche modo ragione gli avventori dell’osteria. Proprio da un gobbo ha preso origine il tutto secoli fa. IN VINO VERITAS (sempre)!
PS: ora che sapete l’origine del nome Cascina Gobba, godetevi questo video, perché «il treno è sempre bello» (cit)
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