Oggi, nel mezzo del cammin della mia vita, mi ritrovo a cinguettare nell’oscuro web! Già, perché il mondo va talmente in fretta che, nonostante i capelli non siano ancora (tutti) grigi, mi rendo conto di essere stato testimone di cose che nel 2k18 potrebbero essere esposte al Museo del (tardo) Novecento. Detto ciò, siamo davvero certi che il mondo ai tempi della SIP fosse così off-topic?

Spotify vs Cassettina

Musicassetta, aka MC, aka nastro. Quando si guastava il rewind e si imbrogliava la potevi riavvolgere con una semplice penna senza disporre di un router Wi-Fi. La BIC al posto del clic. Aspettare per ore che la radio passasse la hit del momento per pigiare il tasto REC e crearsi, gratis, la compilation dell’estate (con qualche commento di Ringo, Linus, Albertino ecc.). Ovviamente poi scattava il duplicato per tentare di strappare un limone alla ragazzina di turno. Non ditelo alla SIAE, ma a volte funzionava.

Naviga vs Cartina 

La mia prima auto era una Fiat Uno sgangherata, modello base, con ennemila chilometri alle spalle. Sarà pure stato un catorcio, ma nessuno sulla Uno ha mai osato dirmi «tornate indietro quando potete» con tono intimidatorio. A volte ci si perdeva per delle strade che sembravano sentieri, ma poi si rientrava sul percorso corretto. Siamo sicuri di non averla smarrita oggi la retta via, con dei marchingegni che ci impediscono di perderci, ma anche poi di ritrovarci?

Amazon vs Postal Market

Non si pagava on line, ma con il contrassegno (o con il vaglia). Nell’immaginario collettivo PayPal poteva forse essere il nome di una giostra di Gardaland. Ero troppo piccolo per gli acquisti, tuttavia le esperienze vissute con il catalogo Postal Market non me le scorderò mai. Top(e) Model in copertina e pagine dell’intimo femminile hanno reso felici vagonate di ragazzini in piena esplosione ormonale. Di meglio sulla scena si potevano trovare soltanto le ragazze Cin Cin di Colpo Grosso. Ricordi nitidi, ma con la vista offuscata. VEDO, ma soprattutto non vedo.

Finito i Giga vs Gettone telefonico

Secondo molti, anche non giovanissimi, per trovare un mondo senza smartphone bisogna risalire al neolitico. In realtà a ben pensarci per quasi metà dei miei giorni vissuti sinora sono andato in giro senza un cellulare in tasca. Per altri dieci lunghissimi anni ho colmato il gap con degli ultraperformanti e indistruttibili Siemens C25 e Nokia 3310. Altro che App, la cosa più evoluta che potevi farci era una partita a Snake. Tornando alla mia infanzia fuori casa si usava il telefono della cabina, con i gettoni e poi con le schede telefoniche. Le persone si cercavano sull’elenco, non su Facebook.

Wilma de Angelis vs Carlo Cracco

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C’era una volta la cucina di tutti i giorni. Regionale, non troppo ricercata, ma gustosa. Soprattutto, nessuno ti sferificava gli zebedei (materia prima di eccellente qualità) in  vasocottura e a bassa temperatura. I programmi di cucina venivano trasmessi a ore pasti e non in prima serata. Gli chef cucinavano nei ristoranti e, generalmente, si mostravano solo ai loro migliori clienti. Uguale proprio.

Il Cornetto Algida vs Il Cornetto Algida

Ecco, qui non è cambiata proprio una beata fava (di cacao). A parte il prezzo e mille inutili varianti che non considero neppure (esiste solo il classic!). I rapper fanno i soldoni a pubblicizzarlo ogni estate con la loro ultima hit. Dal cuore di canna al cuore di panna.

Cari Imbruttiti, se queste poche righe vi hanno messo nostalgia, ma attivato la fantasia, postateci altri confronti oggi  vs ieri. Perché si stava meglio quando si stava meglio.

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