Milano e traffico sono il binomio perfetto. Come il sushi e la soia, il risotto e l’osso buco, la settimana della moda e il daltonismo. Peccato che, con il traffico, arrivino anche gli incidenti stradali.
L’Imbruttito, ovviamente, di ciocchi non ne fa, al massimo li subisce; ma comunque sa bene come ci si relaziona in caso di colluttazione stradale.
Il dialogo è questo:
«Oh, ma guidi proprio di merda…»
«Come ti permetti! Ma lo sai chi sono io?»
«Certo: uno che guida di merda!»
Comunque, consapevoli del fatto che molte patenti vengano assegnate da ingegneri soprannominati Bocelli, ispirati dall’articolo di The Submarine, vi proponiamo la top 5 delle zone di Milano dove avvengono più incidenti stradali (con relativa spiegazione made in Imbruttito. Se volete le robe serie, ve le leggete di là):
1_Piazza Napoli.
All’ora di punta, più che un incrocio, è il museo del veicolo milanese a cielo aperto. Completamente immobili, si possono ammirare i vari modelli del parco auto della città. E quando passa il tram, le cose peggiorano. Sarà il fascino del mezzo su rotaie, ma quando arriva da Via Solari si verifica l’effetto Giucas Casella: l’ipnosi. E il tamponamento è assicurato.
2_Viale Tibaldi e Via Carlo Bazzi
Per molti, è l’angolo che ti fa sentire nel Vecchio West. Un posto senza regole. Le auto si guardano, si fronteggiano e poi si sfidano come in mezzogiorno di fuoco: vince chi colpisce l’altro per primo. Il semaforo è come i consigli antidroga della mamma per un adolescente: qualcosa che esiste, ma non gliene frega niente a nessuno.
3_Piazza Cinque Giornate
Sarà l’incrocio che sembra disegnato da un bambino di 5 anni, sarà il pavè, sarà il fatto che, a passarci, si attraversa un momento fondamentale per la Storia di Milano. Ma le statue che si coprono il volto, al posto che piangere per i caduti dell’insurrezione del 1848, sembra che si coprano gli occhi per non vedere come guida la gente.
4_Via Modestino (tra Viale Papiniano e Coni Zugna) a parimerito con Piazzale Loreto
Questi incroci sono la realizzazione del peggiore incubo di un neopatentato sotto l’effetto di droghe. Per fare un esempio, questi due punti della città sono come le scarpe del giargiana: in teoria, quando le vedi in vetrina sono perfette. Le giudichi eleganti e funzionali. Poi, quando le vedi indossate, sono… senza calze. Cioè, tremende.
5_Fulvio Testi all’altezza della fermata Ca’ Granda
Questo tratto di strada entra in classifica non per numero degli incidenti stradali fatti, ma per la loro spettacolarità. Piroette, salti carpiati, evoluzioni degne della squadra olimpica di nuoto sincronizzato. Peccato che, per quanto possa fare caldo, l’asfalto rimanga sempre più duro dell’acqua.
NB: le tangenziali sono fuori dai giochi. Lì il livello di ciocco è così alto che sono come gli Harlem Globe Trotter: per lo spettacolo, ce ne possiamo sbattere allegramente delle regole.
Diciamoci la verità: guidare a Milano è un casino, ma fare un incidente è come la maturità: è una tappa della vita che tutti devono affrontare.
E qui si vede la vera differenza tra donne e uomini al volante. Perché se è una cosa che tutte le donne dicono di aver fatto almeno una volta nella vita, per quanto riguarda gli uomini, invece, a dirlo sono solo quelli onesti.
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