È da poco finito il Festival di Venezia, l’unico appuntamento dove il cinema è protagonista, Ma la verità è che, a Venezia, i film sono come l’acqua minerale durante gli aperitivi: non interessano a nessuno per davvero. Ciò che conta sono i vestiti delle attrici, diciamocelo.
Comunque, dicevamo. Venezia non conta una mazza.
Anche perché la Storia del Cinema passa da Milano. Non ci credete?
Va bene. Adesso vi sbatto in faccia 10 film che hanno fatto la storia del Cinema con la S di Schermo maiuscola. In ordine cronologico, così per darsi un tono.
TUTTI AMBIENTATI A MILANO, of course.
1_Miracolo a Milano, 1952.
Girato a Lambrate, la scena finale in Piazza del Duomo è qualcosa di indimenticabile. È così rappresentativo che l’hanno riconosciuto anche i francesi, dando a De Sica il premio per Miglior Film al Festival di Cannes.
Il film più milanese dei Milanesi. C’è dentro tutto: il Naviglio, i tram, la nebbia, la ringhiera, le vedovelle. Anche gli indirizzi: la casa popolare in cui si traferiscono all’inizio del film è in via Dalmazio Birago, Città Studi.
3_La vita agra, 1964
Con un Tognazzi in splendida forma, inizia in Stazione Centrale. Già per far capire al Giargiana che non ha confidenza con la city qual è la situazione.
Ma soprattutto racconta il mondo della pubblicità (e della fattura) negli anni ’60. Roba che un Milanese Imbruttito, quando vede il Pirellone, più che in azienda si sente a casa.
1969, Banditi a Milano; 1972, Milano Calibro 9; 1974, Milano odia: la Polizia non può sparare.
Film che potevano essere fatti solo da noi. Perché Milano è il centro dell’economia e solo qui poteva avere senso raccontare di rapine e avidità.
Uno può dire: «Ma scusa, potevi farlo pure a Roma. Anche lì ci sono le sedi delle Banche»
Verissimo. Con la differenza che lì, quando andavi a fare la rapina, probabilmente erano in pausa pranzo.
Senza contare che tutte le Alfa Romeo di sbirri e banditi le facevano al Portello. E mica può essere un caso.
E le commedie? Ne vogliamo parlare?
7_Romanzo Popolare, 1974
È il film della fabbrica. Il protagonista, il Basletti, lavora all’Innocenti di Labrate, abita nel caseggiato popolare della Nuova Torretta in via Antonio Maffi 112/c a Sesto San Giovanni, tifa il Milan e viene tradito dalla moglie sulla salita di via Emilio De Marchi.
Senza contare che le musiche sono di Enzo Jannacci e alla sceneggiatura ha partecipato anche Beppe Viola.
8_I fichissimi, 1981; Eccezzziunale… Veramente!, 1982, Ragazzo di campagna, 1984
(AKA i figli del Derby club di via Monterosa)
Hai voglia a dividere i film di Serie A da quelli di Serie B. Queste pellicole te le spaccano in faccia, le suddivisioni. Tutti pensano che siano solo commedie, invece hanno rivoluzionato il mondo dell’insulto. Puoi andare in Calabria e dire a uno «Faccia da pirla!» che mica si offendono. Ridono. (Anche se in Calabria, non ci metterei le chiappe sul fuoco).
9_TUTTO Aldo, Giovanni e Giacomo
Ci si potrebbe fare la mappa, dei loro film. Dalla partita a pallacanestro in Piazza Mercanti, al «Giacomo, guarda la paperette!» sul Naviglio Pavese. Milano è molto di più di una scenografia: è il quarto del trio, praticamente.
Allora, ti può piacere come non ti può piacere. Ma c’è più Imbruttitudine nei film di Checco Zalone che nella pubblicità dell’Amaro Ramazzotti Milano da bere.
Il personaggio sarà pure un Giargiana, ma chi ha scritto i suoi film evidentemente sa quello che fa.
Edit: quando ho iniziato a scrivere il pezzo, volevo fare la top 5 dei film. Poi, però, ho capito che sceglierne 5 sarebbe stato troppo restrittivo. Quindi sono passato alla top 10. E non bastava. Avrei dovuto lasciar fuori i Salvatores, il Sotto il vestito niente dei Vanzina.. E ho pensato che sicuramente ci sarebbe stato qualcuno che mi avrebbe detto: «Ma sei un pirla! Come fai a non aver messo dentro… Yuppies??»
Così, alla fine mi son detto: «Ohè, mica posso passare tutta la vita a fare le classifiche! Ognuno c’avrà il suo film milanese preferito, no? E allora chiediglielo»
Perciò, vi chiedo: qual è il vostro?)
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