L’estate sta finend… No è già finita, arrendetevi e deponete le infradito tenendo le mani bene in vista. Come ogni anno è arrivato il temutissimo momento in cui si spostano le lancette dell’orologio. La domanda è sempre la stessa: in avanti o indietro? Ora legale o solare? Se anche voi fate parte del club di quelli che – nonostante X anni di vita – non ci hanno ancora capito una mazza, ecco qualche chiarimento.

Alle ore 03:00 della notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, l’orologio si sposterà indietro di un’ora. Fino al 31 marzo avremo un’ora di sonno in più, ma le giornate saranno più corte e le temperature tutto meno che invitanti. Piumone e anima in pace.

In alcuni paesi, vista la palese confusione, si è deciso di chiamarle rispettivamente: ora invernale (solare) corrispondente all’ora astronomica stabilita al passaggio del sole per il meridiano locale; e ora estiva (legale), una convenzione pensata in passato per ridurre il consumo di energia elettrica.

Poi c’è chi vuol tagliar la testa al toro abolendo il cambio ora. La Commissione Europea è più che propensa, e lo ha dimostrato tramite un atto ufficiale, arrivato direttamente da Bruxelles, che però dovrà passare al vaglio di tutti gli Stati membri e dell’Europarlamento. Entro aprile 2019 ogni Paese potrà scegliere il suo orario preferito.

E no, il risparmio energetico non c’entra più uno smartwatch secco.