Una cosa è certa: Milano, ai milanesi, piace, e pure un botto… ma qualcosa non va.
Secondo i risultati della ricerca The future of cities, commissionata a Nielsen dalla rivista di architettura Domus e dedicata al tema della città in quanto luogo di metamorfosi, focus emblematico per capire le dinamiche attuali e future della globalizzazione, beh, Milano sarebbe molto amata dai propri cittadini: i milanesi intervistati per lo studio hanno detto che si sentono addirittura più figli di Milano che del Paese, perché parte attiva della sua crescita economica e lavorativa.
Milano non è stata l’unica città presa in considerazione, ma nel privé delle città TOP per lo studio di settore sono entrate in pass anche Chicago, Londra, Shanghai e San Paolo. E ogni campione di cittadini, per agglomerato urbano intervistato, ha dichiarato un motivo principale di orgoglio verso la propria città: oltre a quello già detto di Milano, nella capitale inglese essere londinese è direttamente correlato al senso di ereditarietà; a Chicago gli abitanti sentono l’appartenenza all’American Dream, mentre a San Paolo si ha un comune senso di cittadinanza passiva, per desiderio e richiesta di tutela da parte dell’amministrazione; infine il senso di appartenenza dei cittadini di Shangai, da intendersi come metafora del terzo millennio, sono gli obblighi a esso connessi.
In generale, la presa bene per la propria city è percentualmente elevata in queste realtà urbane, con una media dell’80% e picchi dell’85% a Milano e del 93% a Shangai. E noi milanesi, a quanto pare, ce la meniamo pure un po’ per la mobilità intra ed extra-urbana, derivata dalla possibilità di spostarsi senza macchina (ma forse nel campione di intervistati non hanno incluso i pendolari di Trenord).
Tutto bello quindi? Eh, mica tanto. I milanesi hanno dichiarato anche alcuni problemi, e per giunta con molta chiarezza: mancano sicurezza e spazi verdi. Quasi tutti non si sentono tranquilli: il 96% dei milanesi si dichiara insicuro nella propria città. inoltre, un cittadino su tre è insoddisfatto della qualità dell’aria e delle zone green.
Messaggio forte e chiaro per l’amministrazione. Intanto però, se vi lamentate, invece di continuare a guardare il Bosco Verticale, che tanto non ce lo possiamo permettere, almeno un paio di piantine sul balconcino mettetele però, dai phega!
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