Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

News
campagna

La verità è che la City non ci attrae più così tanto. Vuoi perché i costi sono difficili da sostenere, vuoi che post pandemia abbiamo rivalutato giardini e giardinetti, ma anche uno stile di vita più slow, fatto sta che oltre la metà dei milanesi andrebbe volentieri a vivere in campagna, confermando quello che cantava anni fa il buon Toto Cutugno.

Lungimirantissimo.

A dircelo è la ricerca del Think Tank The European House - Ambrosetti , presentata qualche gioro fa a Palazzo Lombardia e commissionata dai GAL (Gruppi Azione Locale) di Pavia, Cremona e Mantova per fare un check sulla percezione e il giudizio dei milanesi. Eh oh, questo è: su un campione di 500 intervistati, il 15% ha fatto sapere di avere tutta l'intenzione di spostarsi dalla città a paesini o borghetti, ma ad essere significativo è soprattutto quel 51,7% che afferma di voler valutare questa possibilità in futuro. Giusto il tempo - chessò - di sistemarsi col lavoro, di vendere casa, di cambiare professione e poi fuori dal cazzo.

Se state pensando: "Vabbè, saranno i vecchiarelli a volersi spostare in campagna dai", bè no. Ad essere lì lì per fare il grande passo e spostarsi in una zona rurale sono soprattutto uomini e donne nel pieno della propria attività lavorativa (60,8% nella fascia 45-54 anni) o quelli ad un passo dalla pensione (50,6% nella fascia 55-64 anni) che però ci sta. Insomma, meglio godersi la pensione respirando aria pura e guardando gli uccellini cinguettare sui campi, piuttosto che affacciarsi sulle strade intasate di traffico e smog. No?

Ovvio raga, parliamo di campagna non di Culonia. Il sondaggio ci fa sapere che quelli intenzionati a spostarsi fuori dalla città, ritengono comunque fondamentale avere vicino presidi socio-sanitari, farmacie e servizi di assistenza alla persona (60% del campione); imprescindibile anchela presenza di centri commerciali e di reti di connettività e collegamento verso l'esterno, come i trasporti pubblici e la banda larga. Ok vivere in campagna, ma non esageriamo. Per 7 intervistati su 10 un altro fattore rilevante è la garanzia di un ambiente "sicuro", per il 43,8% la disponibilità di spazi di aggregazione, per il 43,6% l'offerta culturale (43,6%) e la possibilità di avere una situa lavorativa soddisfacente e agile. Ok, ma quindi dove ci si trasferirebbe?

Alcuni intervistati (18%) hanno fatto gli sboroni, ma in realtà non conoscono o non hanno mai visitato le tre aree dell’Oltrepò Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò Mantovano e Oglio Po. Chi invece le conosce, le apprezza come destinazione per gite fuori porta, perché sono il top sia per l'offerta enogastronomica, sia per il paesaggio.

E quindi, cerchiamo un bel ruderino da ristrutturare fronte nulla?

 

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito