Poco prima di chiudere l’anno ci ha pensato quell’Imbruttito del sindaco Beppe Sala, insieme all’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, a presentare le mostre del 2019 a Milano.
Il programma espositivo meneghino è ricco e variegato (e ci mancherebbe altro) ma quest’anno avrà di certo una star preannunciata: Leonardo Da Vinci. In occasione del Cinquecentenario della morte del genio totale italiano a Milano ci saranno diverse esposizioni dedicate proprio a lui; ma anche le opere di De Chirico, Antonello Da Messina e di tanti altri protagonisti dell’arte e della cultura nazionale e internazionale saranno esposte nei musei cittadini.
Dato che c’è in programma un botto di roba, facciamo un recap delle principali mostre del 2019 in città:
Leonardo Da Vinci
Come detto, è lui il protagonista indiscusso del nuovo programma espositivo. Sarà riaperta al Castello Sforzesco la Sala delle Asse (da maggio) con un intervento multimediale che guiderà i visitatori nella lettura della grandiosa opera ideata per celebrare Ludovico il Moro; inoltre sarà proposto ai visitatori un tour virtuale alla scoperta dei luoghi di Leonardo a Milano, così come l’artista li doveva vivere durante i suoi soggiorni milanesi. Nella Sala dei Ducali invece sarà esposta una selezione di disegni originali di Leonardo, di leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane e straniere e legati all’iconografia della Sala delle Asse, in particolare del Monocromo e delle straordinarie tracce di disegno preparatorio emerse recentemente sulle pareti dopo i lavori di studio e restauro. Nella Cripta di San Sepolcro sarà ospitata invece la mostra Leonardo & Warhol in Milano. The genius experience: una esperienza multimediale che attraversa le storie dei due artisti uniti da Milano, seppur a quattro secoli di distanza. Spazio per Leonardo anche a Palazzo Reale, con tre mostre dedicate alla sua opera nelle arti e nelle scienze, e a come l’artista abbia influenzato il modo di rappresentare la realtà, da allora in poi. E infine una esposizione al Museo del Novecento, che pone in un insolito dialogo Lucio Fontana e il grande maestro del Rinascimento.
Giorgio De Chirico
Il mondo del principale esponente della corrente artistica della pittura metafisica sarà fruibile attraverso le opere esposte a Palazzo Reale a settembre: un racconto strutturato attraverso le tele del maestro, con una narrazione in costante bilico tra sogno e realtà, tra spunti neoclassici e visioni oniriche.
Antonello Da Messina
Il più grande ritrattista del Quattrocento in mostra a febbraio a Palazzo Reale. Per la prima volta a Milano straordinari capolavori dell’artista, per una più ampia riflessione sulle tappe della sua formazione.
Jean-Auguste-Dominique Ingres
Da marzo a giugno, sempre a Palazzo Reale, l’originale progetto espositivo studiato per Jean-Auguste-Dominique Ingres racconterà non solo l’opera dell’artista che più di ogni altro si è ispirato a Raffaello, ma anche la vita artistica al tempo di Napoleone, con una particolare attenzione a Milano, che nella riorganizzazione politica e artistica di quel tempo ebbe un ruolo fondamentale.
Antonio Canova
Aprirà a ottobre alla GAM Galleria d’Arte Moderna, partendo proprio dai capolavori del genio ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura, una mostra che ricostruisce la genesi e l’evoluzione delle teste ideali, un filone fortunatissimo in cui lo scultore indaga le infinite variazioni del bello ideale.
Federico Fellini
A Palazzo Reale a dicembre (sì, manca un botto, ma ne varrà sicuramente la pena), in occasione del centenario della nascita del celebre regista di Rimini, aprirà una mostra che intende offrire alle nuove generazioni la filiera di tutte le sue opere rivivendo i testi, le scene, i personaggi dei suoi film e quindi coinvolgendolo al di là dei singoli ricordi in una memoria epocale
Roy Lichtenstein
Al MUDEC da maggio a settembre il progetto espositivo sarà dedicato a Roy Lichtenstein, esponente statunitense della Pop Art. Sempre al MUDEC sono in programma focus sulle tradizioni e le collezioni di arte giapponese e un approfondimento sulla cultura peruviana, in particolare sulle vicende legate ai flussi migratori tra Perù e Italia, con un affondo sulla comunità milanese, la quarta per numero di presenze in città.
Importante e coerente anche l’impianto delle anticipazioni per il 2020, anno dedicato alla creatività femminile, che vede tra l’altro la retrospettiva di Maria Lai al Museo del Novecento, la prima personale in Italia dell’artista cubana Tania Bruguera al PAC e una mostra dedicata alle donne nelle avanguardie russe del Novecento.
Per maggiori informazioni o per mettersi un calendar con tutte le date delle mostre più interessanti ecco il programma espositivo completo del Comune.
Dai che si torna a fatturare ma anche a vedere un po’ di cultura e arte a Milano.
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