Se i vostri gentili timpani a malapena tollerano il cigolare, lo stridere e persino il cinguettio degli uccellini, sappiate che c’è un elenco di vie milanesi – individuate da Comune e ATM – da evitare al pari solo dei lazzaretti durante le epidemie di peste bubbonica.
Perché? Sono molto rumorose, causa traffico tranviario che sembra dare in queste precise strade il meglio di sè. Per chi vuol dormire sonni tranquilli, non sono particolarmente indicate.
Vi riportiamo l’elenco aggiornato a oggi:
- via Torino (tram 2, 3, 14)
- corso XXII Marzo e viale Piceno (tram 12, 27)
- viale dell’Innovazione (tram 7)
- corso Sempione (tram 1, 10)
- piazza Leonardo Da Vinci
- via Bassi (tram 9, 33)
- via Adriano (bus 96)
- via Anacreonte (bus 56)
- via Beato Angelico (tram 5)
- via Bramante (tram 12, 14)
- via Eugenio Quarti (bus 67)
- via Ricasoli (tram 4)
- via Muggiano (bus 63)
- viale Boezio con tutti i suoi tram storici
Oltre a queste, si aggiungono – per forza di cose – le vie in cui sono situati i depositi ATM: Procaccini, Tartaglia e Pietro Custodi.
«Il rumore fino a poco tempo fa era una delle fonti di inquinamento più sottovalutate e meno controllate e solo da poco è stato riconosciuto come una minaccia per la salute e per il benessere psico-fisico. Oggi l’inquinamento e il disturbo da rumore sono finalmente parametri determinanti nella definizione della qualità ambientale e per questo l’amministrazione comunale ha predisposto un piano di contenimento che, con l’approvazione di questo protocollo, comprenderà anche la determinazione dei livelli sonori generati dal tpl integrandoli con quelli prodotti dal traffico veicolare privato», si legge in una nota di Palazzo Marino.
Sono già stati fatti interventi di contenimento e abbattimento del rumore – tramite il rifacimento del manto stradale – in piazza Cinque Giornate, viale Monza e via Ornato.
Per il resto, c’è sempre l’eremo in mezzo ai boschi.
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