Quando si entra in fase ricordo delle canzoni di vent’anni fa ci sono due punti di vista da tenere in considerazione, uno negativo, l’altro positivo. Il negativo è sicuramente che sì, lo sappiamo ma bisogna dirselo lo stesso: ora siamo dei vecchiacci. Sono passati vent’anni dal 1999, o due decadi, o quattro lustri, o ditelo un po’ come volete voi ma la sostanza è che se ti emozioni con questi successi musicali allora il tuo periodo giovanile, come il mio, è ormai un ricordo più lontano dell’ultimo treno in orario.L’aspetto positivo però c’è: che la tua gioventù sia stata rocker, zarra, complessata da paura o altro, pensa che i ragazzi di oggi tra vent’anni vivranno questa fase di ricordi sentendo Sfera Ebbasta, Fedez o i The Kolors; insomma, poteva andarci decisamente, ma decisamente peggio.
Il 1999 è stato l’anno dell’oscar di Benigni e anche del Nobel per la Pace a Medici senza Frontiere. Bello… interessante. Ma è stato soprattutto un anno con uscite musicali PAZZESCHE: quelle che ci incollavano davanti a MTV, quelle che se passavano o passano ancora oggi in radio ci si mette a ballare di brutto pure in macchina, quelle che tirano avanti le serate tamarre revival (sempre perché siamo vecchi, si riveda il punto 1), e anche quelle da usare come perfetto sottofondo musicale per limonare, se eravate romantici; se invece le usate ancora oggi siete problematici, probabilmente irrecuperabili.
Ecco 10 di queste canzoni che compiono vent’anni. Preparate i fazzoletti (per piangere ragazzi, non come quando vedevate Britney a TRL).
1_I Want It That Way – Backstreet Boys
Aereoporto, outfit total white e fintissime fans accanite che li lasciano ballare e cantare (nella realtà il biondino sarebbe stato probabilmente molestato fisicamente): quanto stile per i Backstreet Boys con questa hit; ogni volta che la si sente, automaticamente il pugno si stringe, si avvicina al petto e si fa partire il Tell me whyyyy dal cuore. E i Five muti.
2_Bla Bla Bla – Gigi d’Agostino
L’inno ufficiale di tutte le giostre dell’hinterland milanese è nato nel 1999. Dagli autoscontri di Gratosoglio ai cocktail modificati alle Rotonde di Garlasco, il pezzo principe di sua maestà Gigi d’Ag è sempre presente. Sonorità ricercate e un testo che sembra una poesia.
I ricordi in questo caso sono due: sia quanto fosse orecchiabile la canzone che ha fatto conoscere a tutti Cesare Cremonini e la sua compagnia bolognese, sia quanto quell’estate ‘sto pezzo avesse scassato il cazzo per il numero di passaggi in radio; roba che Chihuahua is nothing.
4_Livin la vida Loca – Ricky Martin
Il buon Ricky, ora attore, dimostrava già ottime doti interpretative fingendo interesse per una spaziale Nina Moric, quando lei aveva un Corona e 4 kili di plastica in meno. E la Vida Loca, tra trombe e cosce, era servita come successo planetario.
Da Torino non viene solo Gigi D’Agostino ma anche gli Eiffel 65, che nel ’99 spaccano tutto con Blue. Un successo sia in Italia, sia all’estero: la grande musica d’esportazione insomma… ma quel dabadidabda (x 400 volte di fila) non lo scorderemo mai.
6_Scar Tissue – Red Hot Chili Peppers
È uno dei pezzi fondamentali dei Red Hot quello che lanciano nel ’99 per aprire Californication, perché Scar Tissue spiega la svolta musicale del gruppo e soprattutto si rivede alla guida, pure nella macchina nel video, un certo Jack Frusciante.
Super orecchiabile, il pezzo delle TLC è rimasto in classifica un botto di tempo ed è arrivato pure a prendersi un Grammy. Tutti lo ricorderanno, ma ragazze, fyi, No Scrubs non significa dire no a trattamenti estetici per la pelle ma dire no a un ragazzo poco intraprendente. Ecco.
8_Unforgivable sinner – Lene Marlin
Insieme alle interpretazioni di Joey Potter, le canzoni di Lene Marlin erano la colonna sonora perfetta per ragazze complessate dai tormenti giovanili nel ’99. Una, Lene, ha tentato il suicidio a causa della pressione per il troppo successo; l’altra, Joey (Katie Holmes) è finita invece per anni in una relazione complicata con Scientology. Tutto bene, quindi.
È proprio lei, la Britney che, dopo Baby One More Time e Sometimes, decide di fare Crazy e passare da teenager a scuola a teenager cameriera. Poi l’abbiamo vista crescere, drogarsi, rasarsi a zero, credersi satana, diventare una balena, fare figure di merda davanti a milioni di spettatori e pure mettersi a fare quadri di merda (sì, perché adesso sarebbe anche pittrice) che comprano probabilmente solo feticisti. E tutta questa bellissima storia romantica è nata qui, in questi anni. Che meraviglia.
Questo, più che per la canzone in sé, va ricollegato allo spot della Levis, che fece conoscere il pezzo e soprattutto il pupazzo giallo protagonista, diventato un must have per tutte le auto.
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