Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

Food&drink
crosta_copertina

Milano non si ferma mai sotto ogni punto di vista, in particolare per quanto riguarda il food. Ogni stagione – macché, praticamente ogni mese – è un fiorire di nuovi ristoranti da provare, tanto che star dietro alle varie inaugurazioni è una specie di secondo lavoro.
Per non perdere l’orientamento nella scelta pressoché infinita, ecco quattro locali che hanno aperto i battenti di recente a cui dare ben più di una chance.

Top Carne, Piazzale Lorenzo Lotto, 14

Dedicato a tutti quelli che «a Lotto ci sono solo San Siro e l’Ippodromo», ma anche ai più accaniti fan della carne: Top Carne (nome inequivocabile, acronimo di The Outstanding Place) prende il posto del Picanha’s, e scommettiamo che diventerà il nuovo indirizzo di riferimento dei meat-lovers. Una location parecchio elegante, dove la carne di qualità – proveniente da tutto il mondo e a prezzi accessibili – è assoluta protagonista: tra le ottime proposte alla griglia, Tomahawk di Black Angus statunitense, Fiorentina, Costata di Scottona bavarese, Rubia Gallega, Black Angus, Chianina, Marango. A completare il quadro, una fornitissima cantina che promette di soddisfare anche i gusti più esigenti. Da oggi Piazzale Lotto non è più solo sinonimo di calcio e concerti: consigliatissimo.

Crosta, Via Felice Bellotti 13

Una delle pizze più buone che potrete assaggiare a Milano, e no, non sto affatto scherzando. Crosta è un forno con pizzeria e piccola cucina: nasce dall’incontro tra Giovanni Mineo – panettiere – e Simone Lombardi – pizzaiolo che si è fatto le ossa al Dry. La loro unione ci ha regalato un bel locale con laboratorio e forni a vista, unitamente a un lungo bancone di pane e dolci: venendo alle pizze, potrete scegliere tra le tradizionali (che prevedono eventualmente l’aggiunta di altri ingredienti e condimenti) e le contemporanee, con abbinamenti inusuali e gustosissimi. Ah, non dimenticate di ordinare un antipasto composto da pizza al burro e pizza al lardo, da condividere: capirete il perché al primo morso.

Nebbia, Via Evangelista Torricelli 15

Design minimale, vetrate, due sale: visto così, Nebbia potrebbe erroneamente sembrare uno dei tanti ristoranti senza arte né parte che invadono la scena meneghina, e invece. I fondatori Federico Fiore, Mattia Grilli e Marco Marrone hanno fatto un ottimo lavoro (di quelli che ce ne sono davvero pochi in città) puntando su materie prime freschissime e stagionali e su una cucina italiana semplice e contemporanea, volta a esaltarle. Verrete tentati da piatti quali zucca arrosto con latte di capra e sesamo; pan brioche con fegatini e cipolla caramellata di Tropea; spaghetti con cime di rapa, peperone crusco, cozze e pecorino; polpo, kale e guanciale; lampredotto, verza e caciocavallo. Nel nostro giudizio non c’è foschia: è chiaro che Nebbia occuperà un posto speciale nel cuore dei milanesi.

Insieme, Via Giovanni Rasori 12

Insieme nella vita, insieme sul lavoro: è questo il mantra – abusatissimo, ahimè, pure da noi giornalisti – dei giovani Alessandro Garlando, a capo della cucina, e Federica Caretta, regina della sala. Lui si è formato con grandi chef (Antonino Cannavacciuolo, Matias Perdomo ed Elio Sironi vi dicono qualcosa?), e ha voluto puntare su «una cucina di mercato ispirata dai prodotti del Mediterraneo», che si traduce in una proposta agile, dinamica, priva di sofismi e posizionata su quella fascia intermedia difficile da trovare a Milano. Il menù cambia stagionalmente: ora in carta segnaliamo baccalà mantecato, polenta arrostita, Lard d’Arnad DOP; guancia di vitello, purea di patate, timo; vongole veraci, brodo di molluschi. Un viaggio lungo l’Italia, tra le sue (tante) eccellenze.

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito