Un po’ come scoprire, alla veneranda età di 30 anni, che la linguetta delle lattine funge da porta cannuccia. Un trauma. Per la rubrica scoperte di cui avresti volentieri fatto a meno, uno studio pubblicato su Current Biology ci fa presente che il sonno perso in settimana non si recupera posticipando la sveglia nel weekend.
Il tempo non si fa fregare e anzi per ripicca ci punisce con gli odiatissimi chili di troppo (se tutto va bene). Tra una balla e l’altra, è chiaro ancora una volta che dormire poco fa male alla salute in tutto e per tutto: ci rende meno produttivi, inclini a sbalzi d’umore, paffuti e può portare persino al rischio di morte prematura.
Per questo motivo i ricercatori del dipartimento di medicina del sonno della University of Colorado di Boulder, hanno deciso di effettuare uno studio che mettesse in evidenza la correlazione tra sonno e metabolismo su 36 giovani americani in salute. I ragazzi sono stati divisi in 3 gruppi: i primi dovevano dormire 9 ore; i secondi massimo 5 per notte; i terzi solo 5 a settimana per poi avere ore illimitate nel weekend.
Tagliando corto, a fine esperimento il risultato che ne è emerso è il classico gatto che si morde la coda: dormire poco e provare a ingannare il metabolismo recuperando nel weekend è un fail. Per non rotolare su se stessi bisogna dormire 7 ore tutti i giorni della settimana: nessuna scorciatoia, nessuna eccezione.
E se facessimo, di tanto in tanto, le famose ore piccole? Gli scienziati stanno lavorando per capire se, in questi casi eccezionali, è possibile recuperare il sonno perduto.
Nel frattempo – non sperateci troppo – tutti a nanna, da bravi.
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