«Figa, che menata il casco» si candida a essere una delle frasi più pronunciate dai ciclisti meneghini per questo 2019. La colpa è tutta di un DDL che prevede l’obbligo di casco e l’introduzione di targa e assicurazione per le biciclette elettriche. Il decreto porta la firma del senatore Andrea de Bertoldi (Fratelli D’Italia): «Le biciclette elettriche sono simili a un motorino e hanno una maggiore pericolosità. Non fanno rumore e hanno una velocità più consistente rispetto alle classiche biciclette», sostiene – a ragione – il senatore.
Ovviamente non è dato sapere, ma stando ad alcune dichiarazioni, è facile pensare che questo decreto sia stato concepito al volante, mentre, imbottigliato nel traffico, una miriade di ciclisti sfrecciavano a destra e sinistra della sua vettura: «Casco, targa e assicurazione sono indispensabili. È necessario regolamentare la circolazione delle biciclette e la condotta dei loro conducenti, troppo spesso protagonisti di atteggiamenti irrispettosi della legge in tema di circolazione stradale», e ancora: «Spesso gli automobilisti investono ciclisti che imboccano le strade contromano e si trovano automaticamente senza patente se la prognosi del ferito supera un certo numero di giorni. Io non sono del partito contro i ciclisti, ma del partito dei cittadini che devono comportarsi seguendo le regole».
Battute a parte, se da un lato una maggiore regolamentazione dovrebbe essere nell’interesse di tutti, dall’altro molti si domandano se di fronte all’aumentare delle richieste nei confronti dei ciclisti non sia anche il caso di rendere le città italiane, storicamente povere di piste ciclabili, maggiormente bike friendly.
«Io il casco me lo metto anche, ma tu figa dammela ‘sta ciclabile…»
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