Se Milano vi sembra la città dei giovani o vedete in giro tante coppiette e famigliole felici che vi fanno salire l’orticaria, beh, o vi siete confusi con Milano Marittima (in estate), oppure siete tra quelli che credono che il Fuorisalone e la Fashion Week siano lo specchio della città Imbruttita. No belli, i dati ci dicono altro: oggi Milano è la città dei single, e domani sarà la città dei vecchietti (in parte lo è già).
Perché? Perché nel capoluogo meneghino oggi vivono da soli ben 302.947 cittadini, il 45% sul totale delle famiglie; un dato decisamente superiore rispetto alla media italiana, che si ferma intorno a quota 32%. Se a questo aggiungiamo i mono-genitori (perché rimasti single o divorziati), che rappresentano l’11% delle famiglie, ossia 76.036 individui, ecco che la quota non accoppiati sale al 56% del totale.
Del domani non v’è certezza, ma la probabilità di diventare una bella città di vecchi umarell sì: sempre secondo i dati forniti dal Sistema informativo del Comune, nel 2035 gli anziani over 70 passeranno dagli attuali 243mila a 263mila, e rappresenteranno quindi il 18% dell’intera popolazione. Quasi due milanesi su dieci, per intenderci.
Questi sono alcuni tra i più importanti dati che il Comune di Milano sta tenendo in considerazione nel predisporre il nuovo piano di sviluppo del welfare.
E chissà se anche Tinder, alla luce delle proiezioni, non stia già guardando al futuro lavorando a una nuova versione, della serie fai il tuo match davanti al cantiere o incontra il partner dal reumatologo.
E comunque tutta questa singletudine può avere anche i suoi risvolti positivi, no?
Seguici anche su Instagram, taaac!