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Quando si pensa all’italianità sono molti gli esempi possibili di conterranei che hanno magnificato la nostra amata patria con le loro gesta. Ognuno può scegliere poi il suo preferito: da Leonardo a Caravaggio, da Dante Alighieri a Ennio Morricone, da Massimo Bottura ad Andrea Bocelli, passando poi per Sergio Leone, Fellini, Sophia Loren e chissà quanti altri. 

Ecco, da oggi possiamo aggiungere un altro nome a questo illustrissimo elenco: Massimo Donato. 

«Ma chi è sto qui?», diranno i più distratti. Non temete, ve lo spieghiamo noi: Massimo è un eroe, un patriota, l’ultimo baluardo contro le barbarie culinarie che la nostra amata cucina è costretta a subire lontano dalla protezione dei nostri italianissimi fornelli.

Ci troviamo a Londra, a uno dei tavoli del Maximo Bistrot, di cui il nostro Massimo è chef e proprietario. Uno degli avventori, tal Zwelithini M. nemico della patria, ha l’ardire di permettersi di chiedere un’aggiunta di santissimo Parmigiano Reggiano sui suoi ravioli al gambero in salsa di salmone. Il parmigiano sul pesce, ci rendiamo conto? 

In molti avrebbero ceduto all’oscena richiesta nascondendosi dietro a quel giargianissimo il cliente ha sempre ragione, nel nome di cui sono state compiute sin troppe atrocità.

Il cameriere, di cui non è dato – ahimè – sapere il nome, si sarebbe quindi rifiutato di servire del parmigiano su un piatto di pesce, come riporta la lunga recensione da un pallino che il cliente ha prontamente rilasciato su TripAdvisor. Un fiume di parole in cui si è permesso di giustificare la sua richiesta con «mi sembrava che al piatto mancasse qualcosa, poi i miei piatti con la crema li voglio belli formaggiosi». 

Povera Patria cantava Battiato, e potete capire che se uno si presenta in un bistrot di cucina tradizionale italiana voglioso di mettere del formaggio sul pesce, il vaffanculo è dietro l’angolo. 

Non si è fatta attendere quindi la risposta di Chef Massimo, macché risposta, sarebbe meglio definirlo come testo sacro per le future generazioni di commensali che avranno il pelo di presentarsi con siffatte richieste. Ve la riporto qui, tradotta in Italiano:

«Sto cercando di comprendere la tua frustrazione causata dalla tua assurda richiesta fatta nel mio ristorante. 

Non è stato facile dirti di no, ma ancora più difficile è stato tentare di spiegarti le ovvie ragioni del mio rifiuto. 

Ebbene, ci sono alcune regole basilari della cucina tradizionale italiana di cui tu probabilmente non eri a conoscenza: mai mettere ananas sulla pizza, mai usare la panna per fare la carbonara, mai chiedere la pasta di Alfredo (piatto tipico italo-americano), mai mettere il pollo nell’arrabbiata e infine, ma non meno importante, MAI E POI MAI CHIEDERE DEL FORMAGGIO PER UN PIATTO A BASE DI PESCE.

Fortunatamente non abbiamo rovinato il tuo piatto assecondando la tua richiesta, ci dovresti ringraziare».

Grazie Massimo, da oggi Eroe della Patria. 

 

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