Lontani i tempi in cui ci si trasferiva a Milano solo per cercare lavoro.
Oggi, stando agli ultimi dati, la Milano universitaria saluta con piacere un boom di studenti fuori-sede senza precedenti.
I rilevamenti sono relativi agli ultimi cinque anni e confermano come il numero di studenti in arrivo da altre regioni o dall’estero siano aumentati in tutte le università, sia pubbliche che private.
Dati che sono stati confermati anche dall’ultimo QS Best Student Cities che ha posizionato Milano al 36esimo posto nel mondo. Prima, manco a dirlo, tra le città italiane e capace di doppiare Roma, classificatasi 66esima.
Il solo Politecnico di Milano ha visto in questo quinquennio aumentare i propri studenti da 40mila a 44mila, con aumento del 13,9% degli studenti internazionali (6.127) che diventa di oltre il 30% se si guarda solo alle lauree magistrali. Tra gli studenti italiani, invece, oltre il 32% dei nuovi iscritti non è lombardo. Figa, un’invasione.
In Statale gli iscritti sono sì leggermente calati, ma la marcia dei fuori sede verso i portoni di Via Festa del Perdono ha, per numeri, molti punti di contatto con quella dei White Walkers in Games of Thrones. Oltre il 58,9% dei nuovi studenti non viene dalla Lombardia o dall’Italia. Rispettivamente 12.014 e 4.046. Di pari passo va anche la Bicocca, qui gli iscritti fuori-sede sono passati dal 13,8 al 15,6%.
Sì, figa, ma la Bocconi, da sempre fornace di grandissimi Imbruttiti del futuro, sarà riuscita a tenere botta? No. Qui gli iscritti provenienti da altre regioni d’Italia sono pressoché il doppio dei locals: 3.744 contro 7.202 e ben 2.237 stranieri.
Discorso simile anche per la Cattolica dove il numero di matricole è salito a oltre 28mila rispetto alle 25mila di circa cinque anni fa. Di queste, 9.509 arrivano da altre regioni e 441 dall’estero.
Anche al San Raffaele il pellegrinaggio non è stato da meno, e soprattutto nella facoltà di Medicina dove, dopo la Lombardia, le regioni più rappresentate sono Campania, Puglia e Sicilia. 442 rispetto ai 907 iscritti lombardi.
Che dire, quando camminerete per i corridoi della vostra università, mentre il vostro compagno farà pausa pranzo con la peperonata, alzerete lo sguardo e sentite in lontananza qualche Imbruttito mormorare “Figa, ma non eravamo a Milano?”.
Voi non siate così scorbutici, fatevi offrire della peperonata. Perchè a Milano si sa, brontoliamo, ma siete tutti benvenuti!
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